Melania Rea: a incastrare Parolisi anche le bugie sulle foto nel telefonino

ASCOLI PICENO –  Tra i comportamenti sospetti che per la magistratura ascolana testimoniano che Parolisi ha ucciso la moglie Melania, c’è anche la vicenda del riconoscimento del luogo dove la donna venne ritrovata il 20 aprile scorso. Parolisi, nelle occasioni in cui e’ stato sentito dai carabinieri e dal pm di Ascoli Umberto Monti, disse di aver riconosciuto il Bosco delle Casermette a Ripe di Civitella da alcune foto viste sul telefonino di Raffaele Paciolla, agente di polizia penitenziaria in servizio al carcere di Ascoli, che risiede nello stesso stabile di Folignano dove abitavano anche Salvatore e Melania con la loro bambina.

Fotografie che Paciolla non ha mai scattato, come testimoniato dall’approfondito esame dei telefonini che spontaneamente Paciolla consegno’ ai carabinieri di Ascoli. Parolisi si e’ poi corretto affermando di essersi confuso con le foto viste sui giornali che lo stesso Paciolla ando’ a comprare per lui il 21 aprile, all’indomani del ritrovamento del cadavere di Melania.

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Emiliano Condò