TERAMO – Slitta a data da destinarsi l’incontro tra Salvatore Parolisi e la figlia: il Tribunale dei minorenni dell’Aquila ha acconsentito alla richiesta della famiglia Rea di far partecipare anche uno psicologo di parte, Vincenzo Luciani, dirigente della Asl di Ascoli Piceno.
In mattinata il tribunale aveva dato l’assenso alla partecipazione anche della nonna materna, ovviamente insieme ad una psicologa. Secondo l’avvocato della famiglia Rea, Mauro Gionni, ”la vicenda e’ stata organizzata in maniera approssimativa”.
La bambina, la nonna, il nonno e lo zio materni sono attualmente ospiti dell’istituto tecnico commerciale ”Comi” in una cui sala riservata hanno incontrato la psicologa incaricata dal tribunale. La riunione e’ servita per verificare se vi siano le condizioni perche’ la bimba incontri in carcere il padre.
”A mio giudizio – ha detto l’avvocato Gionni – queste condizioni non ci sono perche’ non sono state predisposte le misure necessarie perche’ la bimba non subisca alcun trauma”.
L’avvocato ha evidenziato che ”sarebbe stato opportuno che il padre fosse stato trasferito a Somma Vesuviana o che, comunque, all’incontro fossero state delegate le assistenti sociali che seguono abitualmente la bambina in Campania”.
Un altro aspetto importante – ha aggiunto Gionni – e’ quello riguardante la preparazione psicologica della nonna materna: ”la signora Vittoria e’ stata autorizzata, dopo una mia richiesta specifica presentata questa mattina, ma psicologicamente non e’ pronta a trovarsi di fronte quello che, secondo la Procura, sarebbe l’assassino della figlia”.
Gionni ha sottolineato che ”non vi e’ alcuna opposizione da parte della famiglia Rea affinche’ la piccola incontri il padre, ma tutto deve essere fatto con la massima attenzione per il bene della bambina” . Gli avvocati della famiglia Rea Marco Capone e Mauro Gionni, hanno auspicato che l’incontro si svolga il piu’ vicino possibile a Somma Vesuviana e in condizioni che consentano alla bambina di non rimanere traumatizzata.
I legali hanno espresso soddisfazione per la decisione del tribunale dei minorenni di rinviare l’appuntamento odierno: ”sono prevalsi il buon senso e la sensibilita’. La bambina e la nonna certamente non erano nelle condizioni di poter affrontare un colloquio cosi’ difficile e impegnativo. Salvatore Parolisi puo’ senz’altro lasciare il carcere per incontrare la figlia. D’altronde lo ha gia’ fatto quando si e’ trattato di venire giu’ in occasione dell’udienza presso il tribunale dei minorenni per l’affidamento della piccola ai nonni materni”.