ANCONA – Il delitto di Melania Rea, ”piu’ che un omicidio commesso da un marito, per la dinamica dell’aggressione sembra piu’ un regolamento di conti fra donne”. Lo psichiatra Alessandro Meluzzi, oggi ad Ascoli per seguire da vicino il caso della scomparsa del piccolo Jason che lo vede consulente della mamma, Katia Reginella, ha risposto cosi’ ai giornalisti che gli chiedevano un parere. ”La coltellate inferte in maniera disordinata fanno pensare a una mano femminile”, ha aggiunto lo psichiatra, fornendo un ‘assist’ alla difesa di Salvatore Parolisi, in carcere per l’omicidio della donna.
Meluzzi, giudica ”poco probabile” una delle ipotesi formulate dai magistrato di Ascoli secondo cui Melania, al Bosco delle Casermette, dove e’ stata uccisa, si sarebbe abbassata pantaloni, collant e slip volontariamente, come ad offrirsi sessualmente al marito che in quel frangente – secondo l’ipotesi accusatoria – avrebbe inferto le prime coltellate alla donna, colpendola alla schiena.
”Potrebbe essere stata poi organizzata quella scena, abbassandole gli indumenti”, ha concluso Meluzzi. L’altra ipotesi della Procura e’ che la Rea si fosse parzialmente svestita per fare pipi’.