NAPOLI – Si dice tranquillo e si mostra tranquillo, Salvatore Parolisi. nel cortile di casa sua, racconta ''l'ennesima giornata di dolore''. E a chi gli chiede dove trova la forza per affrontare tutta questa complessa vicenda, prima sorride, poi bacia la piccola Vittoria e dice: ''La trovo in lei, in mia figlia, nella voglia che ho e che ho sempre avuto di aiutare il prossimo''.
''Nessuno ha rispetto per il mio dolore – dice Parolisi – soprattutto i media, la pressione mediatica e' forse la cosa piu' difficile che sto sopportando''. Non si definisce forte, ''lo ero prima, ora non lo sono piu'''. E ripete spesso che e' ''cattolico, prego spesso''. Poi, punta il dito contro i media, ''non state raccontando la verita'''.
''Dicono che io sono freddo, scostante, procedo a muso duro – aggiunge – e' che io mi sento inerme di fronte alle telecamere, non so gestirle. Se mi trovassi di fronte qualcuno con un'arma saprei affrontarlo, ma le telecamere no, non lo so fare''.
