
Meno mascherine più tamponi fai da te (Ansa)
Meno mascherine (60%) più tamponi fai da te (17,5%). Scendono le vendite di igienizzanti e mascherine nelle farmacie, mentre salgono quelle di tamponi fai da te, per i quali dal 13 al 19 giugno sono stati spesi un totale di 4,5 milioni di euro, pari a +17,5% rispetto alla settimana precedente.
Meno mascherine (60%) più tamponi fai da te (17,5%)
Lo rilevano i dati elaborati da IQVIA per ANSA. Sempre dal 13 al 19 giugno sono state vendute mascherine per 1,1 milioni di euro, pari a -11,2% rispetto alla settimana precedente e a -60% rispetto alla stessa settimana del 2021. Di igienizzanti ne sono stati venduti per 96.000 euro, pari a -2,8% rispetto alla settimana precedente e -52,3 % rispetto alla stessa settimana di un anno fa.
Questi cambiamenti nelle scelte dei cittadini rivelano una tendenza e affacciano un rischio. Quello cioè di avere un quadro falsato della circolazione virale. Chi fa l’autotest il risultato poi se lo tiene per sé, specie se positivo.
Esiti dei test non comunicati, veri contagi il doppio
Gli esiti degli auto-test “molto spesso non sono comunicati”, secondo l’epidemiologo Cesare Cislaghi. Con la conseguenza che “i positivi sarebbero già ora almeno un milione e si rischia di andare incontro a un aumento dei decessi”.
Perché, dalla pandemia Covid “non ne siamo affatto venuti fuori”, avverte il virologo Fabrizio Pregliasco. Anzi “siamo nel mezzo della nuova ondata, il cui picco è prevedibile a fine luglio”.
I test anti-Covid di autodiagnosi “stanno falsando” il quadro generale dell’andamento epidemico e “possiamo supporre che i positivi in totale siano in realtà attualmente circa un milione, considerando che l’esito positivo del test di autodiagnosi spesso non è comunicato dai cittadini. Direi cioè che ci sono almeno tanti contagi autodiagnosticati e non denunciati rispetto a quelli invece notificati”, precisa Cislaghi.