
Mercoledì delle Ceneri, perché si digiuna? Il significato religioso (foto Ansa)
Il mercoledì delle Ceneri, secondo la religione cattolica, bisogna digiunare. Secondo il digiuno ecclesiastico, bisogna astenersi dal consumo della carne. Andiamo a scoprire il significato di questa pratica religiosa basandoci sulle norme contenute nel Diritto Canonico.
Mercoledì delle Ceneri, le norme sul digiuno nel Diritto Canonico
Secondo il Codice di Diritto Canonico, cann. 1249-1253, i fedeli cattolici dei vari riti latini sono tenuti contemporaneamente sia al digiuno ecclesiastico sia all’astinenza dalle carni due volte l’anno, il Mercoledì delle Ceneri (per il rito ambrosiano, il primo venerdì di Quaresima) e il Venerdì Santo.
Mercoledì delle ceneri, il significato per i cristiani
Il mercoledì delle Ceneri è il mercoledì precedente la prima domenica di quaresima che, nelle Chiese cattoliche di rito romano e in molte Chiese protestanti, coincide con l’inizio della quaresima, periodo liturgico “forte” a carattere battesimale e penitenziale in preparazione della Pasqua cristiana.
In questo giorno tutti i cattolici dei vari riti latini sono tenuti a far penitenza e a osservare il digiuno e l’astinenza dalle carni. Da queste disposizioni ecclesiastiche derivano alcune locuzioni fraseologiche come carnevale (dal latino carnem levare, cioè “eliminare la carne”) o martedì grasso (l’ultimo giorno di carnevale, vigilia delle Ceneri, in cui si può mangiare “di grasso”).