ROMA – Come previsto, il freddo darĂ tregua a Natale, con le temperature in aumento ovunque in Italia a partire da domenica notte. Sempre a Natale arriverĂ la pioggia, con precipitazioni diffuse, anche se deboli e concentrate soprattutto nel Centro-Nord.
A partire dal 27 dicembre perĂ² le piogge se ne andranno e la temperatura ricomincerĂ a scendere, in un’altalena che durerĂ fino a Capodanno. A riscaldare il giorno di Natale e il 26 dicembre ”è il respiro dell’anticiclone delle Azzorre, che si trova in una nuova fase di espansione verso Nord”, osserva Massimiliano Pasqui, dell’Istituto di Biometeorologia del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Ibimet-Cnr).
La massa di aria calda dell’anticlone delle Azzorre farĂ sentire il suo effetto soprattutto sulle regioni del versante tirrenico, su quelle centro-meridionali e sulle isole maggiori, con temperature di oltre 15 gradi nel Sud e intorno a 10 gradi sul litorale del Tirreno centrale.
A Nord, invece, i benefici saranno minori. Su Pianura Padana e arco alpino prevale l’influenza delle correnti atlantiche, che porta deboli piogge diffuse, nubi e nebbia fitta. SarĂ proprio lo scontro fra le correnti atlantiche e l’anticlone delle Azzorre a provocare nei prossimi giorni un’altalena di freddo e temperature piĂ¹ miti, così come di pioggia e sereno. ”E’ iniziata una fase che durerĂ fino ai primi di gennaio e che sarĂ caratterizzata da una situazione altalenante”, spiega il meteorologo.
Quella di Natale, prosegue Pasqui, sarĂ perciĂ² una breve tregua, che terrĂ lontano il freddo il 25 dicembre, quando la temperatura toccherĂ la punta massima. Sempre nel giorno di Natale sono previste deboli piogge diffuse su tutto il Centro-Nord, a partire da Toscana, alto Lazio, Umbria e Liguria. Il 26 dicembre la perturbazione si sposterĂ verso Nord-Est e scenderĂ verso il Centro, anche se la temperatura sarĂ ancora piuttosto calda.
Il 27 le piogge lasceranno il Nord, mentre continuerĂ a piovere a Sud e la temperatura comincerĂ a scendere di nuovo. Per il 30 e il 31 dicembre è prevista una nuova piccola perturbazione, ancora sulle regioni settentrionali. Si alzerĂ notevolmente, al di sopra dei mille metri, anche la quota delle nevicate, concentrate solo in alcune zone dell’arco alpino.