ROMA – Michele Santoro dovrà risarcire Mediaset con 30mila euro per un’intervista di qualche anno fa in cui disse che era stata la tv di Berlusconi a intralciare, all’epoca, la trattativa per portare Annozero a La7. Il tribunale di Milano lo ha condannato per diffamazione aggravata, stabilendo quindi che quelle accuse non avevano fondamento. La vicenda la ricostruisce Stefano Zurlo per Il Giornale:
Nell’intervista del luglio 2011 il popolare conduttore televisivo ricostruisce a modo suo la vicenda: spiega che era stato contattato nelle settimane precedenti da Giovanni Stella, all’epoca amministratore delegato di La7. Stella gli aveva offerto uno spazio sulla sua emittente e lui aveva replicato pronto: «Siete davvero convinti di potervi permettere un programma come Annozero ?». Pareva di sì e Stella aveva dato tutte le garanzie del caso. Ma poi il manager torna suoi passi.
E Santoro comincia a delineare scenari obliqui e inquietanti: lo zampino dell’onnipresente e onnipotente Mediaset per mettergli i bastoni fra le ruote. «Evidentemente – è la tesi di Santoro – c’è stato un intervento esterno per bloccare un acquisto importante per realizzare un terzo polo televisivo che poteva diventare dirompente per il duopolio Rai-Mediaset. Se Sky e La7 raccogliessero insieme la pubblicità , sarebbe un terremoto». Travaglio e Truzzi insistono e chiedono: «Questo intervento esterno ha un nome?». Santoro non ha dubbi: «Un nome e un cognome: conflitto di interessi. Politico e industriale insieme. Un’azienda, Mediaset, occupa il governo, il parlamento, le autorità , la Rai e piega tutto al proprio tornaconto».