
Michele Scarponi, l'autista disperato: "Sono morto anche io" (foto Ansa)

ANCONA – “Sono morto anche io” urlava, disperato, l’autista del furgone che ha investito e ucciso il ciclista Michele Scarponi. Poco dopo l’incidente l’autista urlava disperato e batteva la testa contro il muro, come dice un testimone alla Gazzetta dello Sport. D’altronde, come si รจ scoperto, l’autista del furgone, 57 anni, รจ anche un amico della famiglia Scarponi.
“Il conducente era lรฌ – racconta il testimoneย -, batteva la testa contro il muro a ripetizione, era disperato. Diceva qualcosa del tipo: sono morto anch’io“.
Lโuomo, interrogato immediatamente sul luogo stesso dellโincidente, haย detto di non aver visto Scarponi in bicicletta perchรฉ abbagliato dal riflesso del sole.
