Il procedimento, al vaglio del pm Eugenio Albamonte, ha preso spunto da una querela presentata dalla stessa Pascale la quale accusa Bonev di aver attuato ”una vera e propria azione persecutoria” nei suoi confronti attraverso la stampa ed i social network.
Tra le dichiarazioni contestate da Pascale, quelle fatte da Bonev a ”Servizio pubblico” e relative a rapporti sessuali che l’attrice sostiene di avere avuto con l’ex premier per ottenere la produzione di una fiction e sull’orientamento sessuale della stessa compagna di Berlusconi che la Bonev ha definito “lesbica”.
Nell’interrogatorio, tenutosi per alcune ore nell’ufficio del pm Albamonte, la Bonev è stata assistita dall’avvocato Livia Lo Turco. Nessuna dichiarazione dell’attrice a conclusione dell’atto istruttorio.