ARONA (NOVARA) – Una terza persona รจ stata arrestata (e poi liberata) per il furto della bara di Mike Bongiorno.ย La salma del celebre conduttore televisivo รจ stata portata via dal cimitero di Dagnete sopra Arona (Novara) il 24 gennaio.
La Stampa, in un articolo firmato da M. Mathis e A. Ronzoni, ha perรฒ rivelato un dettaglio ignoto finora al pubblico:ย un uomo sarebbe stato arrestato un mese fa dai carabinieri di Arona come possibile emissario dei ladri ma sarebbe stato rimesso in libertร dopo lโinterrogatorio. Fatto sta che il caso rimane piรน che mai misterioso, visto che da sei mesi a questa parte gli sciacalli non hanno mai contattato i familiari di Mike per chiedere un riscatto.
La bara del celebre conduttore, morto per infarto l’8 settembre 2009, รจ stata cercata nei posti piรน impensabili, ma vi รจ stata mai trovata alcuna traccia. Stando a quanto scrive La Stampa, che cita il procuratore capo di Verbania, Giulia Perrotti, “le indagini proseguono, non abbiamo mai abbassato la guardia. Restiamo in attesa di un segnale”.
Il 2 marzo erano stati arrestati i muratori Pasquale Cianci e Luigi Spera, 64 e 53 anni, sorpresi a Milano mentre chiedevano un contatto con Fiorello e Baldini per concordare con loro i termini per la restituzione della bara.
Alla richiesta dei familiari di Mike di fornire una foto della bara, posata a terra con un giornale la cui data confermasse lโautenticitร dello scatto, Spera farfugliรฒ qualcosa, come riporta La Stampa, mentre Cianci perse la pazienza, gli strappรฒ di mano la cornetta troncando la conversazione.
Nellโinterrogatorio di garanzia, lo stesso Cianci riferรฌ di aver trovato su Internet i numeri del parroco di Dagnente, don Mauro Pozzi, e della Fondazione Mike Bongiorno. Cianci e Spera sono da un mese ai domiciliari dopo oltre novanta giorni trascorsi in carcere a Verbania: verranno processati con giudizio immediato con l’accusa di tentata estorsione.
