Passava fino a 20 ore incollato al computer, stregato da un gioco di ruolo che per lui era diventato un’ossessione: aveva perso il lavoro ed era anche diventato violento con la moglie, “colpevole” di volerlo staccare dallo schermo del pc. Poi, anche il ricovero nel reparto psichiatria.
Finché la moglie non ce l’ha fatta più, e all’ennesima violenza ha chiamato le forse dell’ordine: è stato quindi arrestato per maltrattamenti, Nino C., 45enne di Legnano, in provincia di Milano, ma residente a Canegrate. Tutto è iniziato a fine 2009 quando l’uomo, un operaio, ha iniziato a giocare al computer sempre più ore al giorno, tanto da essere licenziato.
Sua moglie ha poi scoperto alcune foto nel cellulare del marito, donne con le quali giocava al pc. Ha chiesto spiegazioni ma per tutta risposta l’uomo l’ha picchiata, diventando nel tempo sempre più aggressivo, anche con i figli, un ragazzo di 23 anni e una ragazza di 18.
La donna ha raccontato ai carabinieri che una volta il marito l’ha rinchiusa in una stanza per una settimana, lasciandola senza cibo. Poi, il ricovero in ospedale, al reparto psichiatria: ma una volta dimesso l’uomo ha dimostrato di non essere cambiato. All’ennesima lite, ha tirato un posacenere addosso alla moglie, che è stata ricoverata in ospedale: alla fine la donna ha denunciato il marito che è stato arrestato.