Appena appresa la notizia al reparto ostetricia fra le gravide è montata la protesta per la sospensione di circa quindici giorni del servizio: ad fare salire la tensione è il fatto che le donne disposte a pagare 900 euro potranno partorire con l’anestesia “speciale”.
Dallo staff dell’ospedale arriva pronta la replica alle lamentele di chi si oppone alla scelta “obbligata”: «L’organico non permette la garanzia di copertura dell’epidurale durante il periodo natalizio», scrive via e-mail l’ufficio relazioni con il pubblico della struttura.
Mentre le future mamme sperano che si trovi una soluzione, il Sacco ribadisce che senza personale è impossibile coprire il periodo delle festività. All’interno dell’ospedale ci sono 32 medici e grazie all’arrivo di due anestesisti in più dal 19 maggio scorso è stato possibile assicurare l’epidurale anche durante i week end.
«Farò ogni sforzo possibile per accontentare le future mamme», dice Irene Cetin, il primario del reparto di Ostetricia e Ginecologia, fra i maggiori promotori dell’epidurale gratis nella struttura.
Anche se la Regione Lombardia stanzia ogni anno 5 milioni di euro per la creazione di Servizi di analgesia ostetrica negli ospedali, nel 2009 per avere un bebé senza dolore e soprattutto senza pagare un prezzo intorno al migliaio di euro, le donne dovranno sperare che l’evento tanto atteso non si verifichi con Babbo Natale in arrivo.