MILANO – Un centinaio di militanti dei centri sociali ha tentato di prendere d’assalto, domenica notte, a Milano, una sede dei cosiddetti “hammer skin“, una formazione di estrema destra. Con il volto coperto, hanno prima tentato di entrare, e poi hanno affrontato le forze dell’ordine, che erano già in allerta. Un appartenente al centro sociale Orso è stato poi ricoverato all’ospedale San Paolo dopo un’aggressione da parte di un gruppo di estrema destra. La vittima, infatti, ha riconosciuto i suoi aggressori come “naziskin per l’aspetto e l’abbigliamento”: stava tornando a casa quando è stato circondato da due ragazzi che hanno cominciato a spintonarlo e poi lo hanno colpito con più di una coltellata all’addome, alle braccia e alle spalle.
Secondo quanto precisato dalla questura di Milano, durante gli scontri con le forze dell’ordine non ci sono stati feriti. Gli aggressori, almeno un centinaio, con il volto coperto da sciarpe e i cappucci delle felpe, hanno prima cercato di entrare nella sede dell’associazione ‘Lealtà e azione’, e quando le forze dell’ordine si sono schierate davanti per impedirlo sono partiti sassi e bottiglie. Sul posto sono stati lanciati petardi e fumogeni e i militanti prima di desistere, hanno lasciato scritte antifasciste sui muri del palazzo.
Secondo quanto diffuso da alcuni siti internet antagonisti, i centri sociali e i gruppi antifascisti si sono dati appuntamento, alle 18 di lunedì, in piazzale Loreto, per manifestare contro l’aggressione denunciata domenica sera dal giovane attivista del centro sociale Orso. Si temono rappresaglie.