
MILANO – “Una lesione molto grave ma il braccio per il momento รจ salvo”. Dunque niente amputazione totale per il capotreno colpito con un machete a Milano da una gang di sudamericani che non hanno voluto mostrare il biglietto. L’uomo, che ha riportato la sub-amputazione del braccio sinistro, รจ stato sottoposto ad un intervento di otto ore con numerosi chirurghi specialisti. “Si รจ cercato di preservare la funzionalitร dell’arto ma solo nei prossimi giorni si potrร sciogliere la prognosi se tutto รจ andato a buon fine”.
Il tutto giovedรฌ sera era cominciato con una domanda semplice:ย “Avete i biglietti?”. Il controllore sul treno S14 delle Ferrovie Nord, che proveniva da Expo verso Milano, e quel gruppetto di ragazzi sudamericani. Il biglietto non ce l’avevano, hanno alzato la voce, il controllore ha solo fatto il suo lavoro e a quel punto uno dei ragazzi ha tirato fuori un machete dallo zaino. L’aggressione รจ stata violentissima, si รจ avvicinato un altro controllore, fuori servizio, per aiutare il collega. Erano circa le 21.50 di giovedรฌ alla fermata di Villapizzone, periferia Nordovest della cittร .
Dopo che i ragazzi sudamericani sono scappati, le ambulanze hanno portato i due ferrovieri al pronto soccorso: quello non in servizio, 31 anni, ha un forte trauma cranico; il primo controllore invece, di circa 30 anni, รจ stato colpito col machete in modo furioso: sulle prime sembrava che dovesse essergli amputato un braccio. Nei dintorni della stazione poco dopo poliziotti hanno visto due giovani che si allontanavano: li hanno inseguiti e bloccati. Addosso a uno dei due, secondo la prima ricostruzione, sarebbero state individuate tracce di sangue; l’altro corrisponderebbe alle descrizioni (statura e soprattutto abiti) fornite agli investigatori da alcuni testimoni. La Polfer ha in mano molte immagini riprese dalle telecamere della stazione, che probabilmente hanno ripreso la fuga degli aggressori, ma del machete per ora nessuna traccia.
Unย servizio di Federica Annecchino e Tiziano Scolari per Repubblica ci mostra il luogo dell’aggressione:
