MILANO – Cominciata al settimo piano del Palazzo di giustizia di Milano l'udienza preliminare a carico dell'ex primario della clinica Santa Rita di Milano, Pier Paolo Brega Massone, e di altre dodici persone, tra medici e direttori sanitari della casa di cura, accusati a vario titolo anche di quattro omicidi in relazione alle morti di altrettanti pazienti, avvenute nel 2006 in quella che e' stata ribattezzata la 'clinica degli orrori'.
In tribunale e' presente anche la moglie di Brega Massone, la quale ha spiegato ai cronisti che l'ex primario di chirurgia toracica della Santa Rita ''resiste, ha sempre fiducia e spera nell'obiettivita' del giudice''.
Il procedimento, davanti al gup di Milano Vincenzo Tutinelli, nasce da uno stralcio dell'inchiesta dei pm Grazia Pradella e Tiziana Siciliano che aveva portato al processo con al centro l'accusa di lesioni e truffa e alla condanna a 15 anni e mezzo di carcere per Brega Massone, tuttora detenuto.
In particolare Brega Massone, in questa nuova tranche e' accusato di omicidio volontario aggravato dalla crudelta' per la morte di quattro pazienti e anche di 46 casi di lesioni gravi, per interventi, secondo i pm, abnormi, che in alcuni casi avrebbero portato i pazienti malati terminali fino alla morte.
Il tutto, secondo l'accusa, per gonfiare i rimborsi del sistema sanitario nazionale. Per tre casi di morti, a vario titolo, rispondono anche i due ex aiuti di Brega, Fabio Presicci e Marco Pansera. Le altre dieci persone imputate rispondono invece a vario titolo di truffa, lesioni, falso, concorso in omicidio colposo, favoreggiamento e appropriazione indebita.
I legali della Regione Lombardia e dell'Asl di Milano hanno preannunciato che si costituiranno parti civili nel procedimento che dovrebbe durare alcune udienze.
