Hanno detto di ispirarsi a Ruby, ”un esempio vincente, una che ha fatto carriera” le due ragazze minorenni fermate la notte scorsa dalla polizia dopo essere scappate, per non pagare la corsa ad un tassista che dalla stazione di Genova Brignole le aveva portate a Milano. La notizia è stata pubblicata dal quotidiano ”Corriere Mercantile”. Le due giovanissime, che ora rischiano una segnalazione al tribunale dei minori per insolvenza fraudolenta, sono conoscenti di Ruby, la ragazza marocchina di 18 anni, al centro di una delicata inchiesta della Procura di Milano e salita alla ribalta delle cronache per la sua frequentazione col presidente del consiglio.
E come Ruby, che nelle scorse settimane ha saldato il suo conto con un tassista che l’aveva denunciata per una corsa da Genova a Milano non pagata, anche loro hanno vicende familiari delicate alle spalle, oltre che un soggiorno ”obbligato” presso una comunità  assistenziale del levante genovese. Il tassista derubato dalle due minori ha presentato denuncia presso il commissariato di Cornigliano. Le due ragazzine erano salite sull’auto nei pressi della stazione di Brignole convincendo il tassista a portarle a Milano spiegando che la corsa sarebbe stata ”pagata dal loro padre”. All’arrivo nel capoluogo lombardo le due approfittando del semaforo si erano dileguate ma erano state rintracciate e bloccate dallo stesso conducente con l’aiuto della polizia. Agli agenti ed al tassista hanno spiegato di ”aver voluto imitare l’amica Ruby, una che nella vita ha fatto carriera ed e’ una persona positiva”.
