MILANO – Poggiano un foglietto sul tavolino del bar, proprio sopra il cellulare o il portafogli del turista. Poi attaccano con la richiesta insistente di qualche spicciolo. Alla fine, quando l’avventore del bar li manda via esasperato, i questuanti lo accontentano non senza però aver ripreso il foglio sul tavolo. E con esso anche il telefono, appositamente occultato. E’ il vecchio trucco tornato di moda a Milano. Nell’arco di 48 ore i vigili del Nucleo reati predatori hanno colto in flagranza e denunciato a piede libero un rom e raccolto un’altra denuncia contro ignoti. La media è di un borseggio al giorno, in dieci giorni hanno fatto il pieno di arresti.
Il quotidiano Il Giorno descrive lo scippo andato in scena sabato 8 luglio in Corso Buenos Aires, all’ora di pranzo:
Ecco il trucco del foglio, andato in scena sabato 8 luglio all’ora di pranzo: in un dehor di corso Buenos Aires, un gruppo di ragazzini rom appoggia il volantino su un iPhone 7. Chiedono un’offerta. E al momento buono scappano col telefono. Scatta l’allarme. I ghisa riescono a bloccare in via Gaffurio e a denunciare a piede libero un romeno di 38 anni, con una sfilza di precedenti penali, a cui i ragazzini hanno consegnato il bottino: addosso ha l’iPhone 7 rubato e altri quattro cellulari trafugati in zona poche ore prima. Il 6 luglio un altro manolesta era stato catturato dopo aver rubato due borse tra i tavolini di locali.
In azione pure le gang di borseggiatrici bosniache, croate e bulgare con curriculum fitto di precedenti ai danni di turisti stranieri. Due, di 26 e 30 anni, sono state bloccate il 6 luglio in via Montenapoleone dopo aver derubato una russa di cinque carte di credito, l’iPhone 6, contanti e documenti. Mentre una 21enne e una 22enne hanno preso di mira un turista mediorientale portandogli via 1.500 euro di fronte a un negozio in corso Buenos Aires il 12 luglio. Ancora: l’8 in Galleria nel mirino una turista cinese derubata di 1.300 euro, 4mila yen, smartphone e documenti da due ladre di 21 e 26 anni. E sono solo alcuni esempi. Gli agenti riescono a intervenire anche grazie alla sinergia coi commercianti: nelle zone più bersagliate sono attivi i gruppi WhatsApp con scambio di informazioni in tempo reale.