MILANO, 14 SET – Torna l'idea di una grande moschea a Milano. Al termine del secondo incontro con le comunità musulmane a Palazzo Marino, l'imam di Segrate Abu Shwaima ha preso in contropiede l'amministrazione comunale, rispolverando un progetto di un grande luogo di culto.
''Firmato dall'allora sindaco Pillitteri e dall'assessore Armanini'' nei primi anni Novanta, l'edificio che sarebbe dovuto nascere in zona Crescenzago ''è stato poi unilateralmente cancellato da Formentini'''.
La grande moschea con tanto di minareto immaginata da Shwaima dovrebbe sorgere su un terreno di seimila metri quadri alla periferia nord-est del capoluogo lombardo di proprietà del Comune. L'obiettivo è quello di ospitare circa 500 fedeli, contro i 120 che è in grado di accogliere l'attuale moschea di Segrate.
''Noi avremmo pagato un affitto simbolico'', ha aggiunto il religioso giordano che ha auspicato che ''questo progetto venga raccolto da questa Giunta''.
Ma il grande centro di preghiera ''non è all'ordine del giorno'', si sono affrettati a precisare da Palazzo Marino. Durante l'incontro, durato oltre due ore, ''non abbiamo parlato di moschee'', ha spiegato il vicesindaco Maria Grazia Guida che ha invece delineato un percorso di ''presa d'atto della situazione esistente'', di ''regolarizzazione, in un contesto di rispetto delle regole, di queste realta', per farle uscire allo scoperto''.