MILANO, 17 NOV – Sono stati condannati a 28 e 14 anni di carcere i fratelli Pietro e Nicola Tassone, riconosciuti colpevoli dell'omicidio di Francesco e Umberto Catapano, padre e figlio, uccisi a colpi di pistola nel 2009 a Rho, nel Milanese. E' quanto ha stabilito la Corte d'assise di Milano, che ha escluso la premeditazione. Un duplice delitto che sarebbe stato provocato da contrasti familiari. Nicola Tassone era il nuovo compagno della ex moglie di Francesco Catapano e da tempo i rapporti fra i due si erano fatti tesi, anche a causa di dissidi sull'affido del figlio della coppia, allora 15enne.
I fratelli Tassone, dopo l'ennesima lite, avevano intercettato in via Aldo Moro, a Rho, Francesco e Umberto Catapano. Le due vittime vennero assassinate con 13 colpi di pistola mentre erano ancora a bordo della loro auto, in quella che l'accusa aveva definito ''un' esecuzione da Far West''. A premere il grilletto sarebbe stato Pietro Tassone, arrivato in sella a uno scooter. Il fratello, che li aveva raggiunti con un furgone a bordo del quale si trovava anche un amico, poi assolto, aveva spaccato il parabrezza dell'auto dei Catapano con una mazza. Dopo poche ore i carabinieri avevano arrestato i due fratelli e, nei loro confronti, il pm Francesco Cajani aveva chiesto una condanna all'ergastolo. ''Attendiamo di leggere la motivazione della sentenza e ci prepariamo a ricorrere in appello'', ha spiegato Adriano Bazzoni, il legale dei due fratelli, che oggi ha chiesto l'assoluzione dei suoi assistiti.
