Non è riuscito a sopportare il trasferimento dalla casa dove aveva passato i suoi ultimi 40 anni. Umberto Fusco, 80 anni, si è lanciato dalla stanza dell’albergo al quinto piano dove era andato ad abitare. Ex pianista di successo, aveva dovuto lasciare l’abitazione di corso di Porta Vittoria dove aveva trascorso tantissimi anni. La proprietà dello stabile, il fondo Cimarosa delle assicurazioni Generali, aveva messo a sua disposizione un altro appartamento in via Canonica. Ma da lì si era dovuto trasferire all’hotel Europeo e, successivamente, avrebbe fatto ritorno in Sicilia, a Giardini Naxos, dove era nato.
Con i conoscenti, Umberto Fusco si lamentava di essere costretto ad andare via dalla sua casa e di non riuscire a sopportare questa cosa. E aveva iniziato ad avere problemi di salute che si sono aggravati sempre più, fino all’estrema decisione di togliersi la vita. La vicenda è iniziata quando la moglie Mara, portinaia dello stabile di corso di Porta Vittoria, è stata trasferita in via dell’Orso, a Brera. Dopo una lunga trattativa legale, alla donna è stato concesso di trasferirsi nell’appartamento di via Canonica, perché nel frattempo la sua qualifica di portinaia con alloggio era stata cambiata in portinaia senza alloggio. In via Canonica la coppia ha ottenuto il comodato gratuito soltanto fino al 15 giugno. Per questo motivo sono finiti in albergo, in affitto, in attesa di fare ritorno in Sicilia. Ma questo trasferimento forzato è stato troppo per Alberto Fusco.