
ROMA – Alcuni funzionari del Ministero dell’Istruzione, università e ricerca sono indagati dalla procura di Roma per abuso d’ufficio. L’inchiesta ha preso spunto da un dossier anonimo in cui si parla di una presunta “cricca” che in cambio di tangenti ha favorito aziende amiche.
Nell’inchiesta sarebbero coinvolti dirigenti, collaboratori e consulenti del Ministero. Secondo l’accusa in cambio di tangenti, favori e assunzioni, avrebbero, tra l’altro, dirottato centinaia di milioni di euro in favore di aziende amiche formulando bandi di gara su misura. L’inchiesta, affidata al pm Roberto Felici, verte anche sulla destinazione di ingenti somme di danaro per i prodotti didattici multimediali denominati “Pillole del sapere“. Nell’inchiesta sarebbero coinvolti dirigenti, collaboratori e consulenti del Ministero. Secondo l’accusa in cambio di tangenti, favori e assunzioni, avrebbero, tra l’altro, dirottato centinaia di milioni di euro in favore di aziende amiche formulando bandi di gara su misura. L’inchiesta, affidata al pm Roberto Felici, verte anche sulla destinazione di ingenti somme di danaro per i prodotti didattici multimediali denominati “Pillole del sapere”.