Miracolo a San Severo: farsi dare un mld dal fisco! Per intercessione di San Bonus FOTO ANSA
Un imprenditore, un cittadino italiano in carne e ossa, non ne faremo nome e cognome perché è la bivio tra la beatificazione e la reprimenda popolare e non vogliamo influenzare. Un cittadino italiano imprenditore che, ai tempi del Bonus edilizi semplici e super che siano, si organizza e si ingegna e riesce a chiedere, carte alla mano, un miliardo di euro (un miliardo di euro!) di rimborsi fiscali a seguito di crediti fiscali da lavori e interventi edilizi.
Una volta era tema di dibattito e pronostico sfavorevole se fosse possibile il socialismo in un paese solo. Quello no, il socialismo o il capitalismo in un paese solo storia non dà, ma un miliardo in una tasca sola lo Stato italiano come rimborso fiscale può dare. Anzi in bella parte aveva già dato: 250 milioni di euro di credito fiscali a utilizzo e sconto dei bonus edilizi l’imprenditore li aveva già incassati. Aspettava fiducioso i frutti del sua allargarsi ad un miliardo. E’ stato fermato nell’impresa, è finito sotto indagine, è finito sui giornali.
Arrivarci a un miliardo di crediti fiscali da esigere Agenzia delle Entrate ti paghi, questo il miracolo. Miracolo analogo a quello dell’acqua trasformata in vino quello dei crediti fiscali più o meno fasulli trasformati in veri euro. Miracolo registrato in quel di San Severo nel foggiano, Puglia. Ma l’intera penisola è stata punteggiata da apparizioni miracolose di crediti fiscali: di questa natura “miracolosa” pare proprio siano fatti circa il 20 per cento delle richieste di rimborso al fisco, o almeno questa del 15/20 per cento è la percentuale degli indagati e vantati crediti per sospetto miracolo. Se il 15% è sotto indagine, quale percentuale aggiuntiva di crediti miracolosi va calcolata dal momento che sempre un robusto qualcosa alle indagini sfugge?
La sensazione, più che la sensazione la nozione è che è un paese fatto così e non puoi farci niente. Una legge fatta male e fatta per compiacere e piacere. Una legge fatta anche di buone intenzioni (far ripartire e guadagnare l’edilizia e insieme aggiustare e ammodernare le abitazioni). Ma soprattutto una legge che obbedisce al principio primo della res publica italiana: spargere soldi pubblici. Una legge che nasce piena di complessa burocrazia dove non serve e vuota di controlli dove invece serve. U
na legge che nasce ad esempio con la tassativa disposizione di dover dimostrare allo Stato tramite certificato quello che lo Stato già sa (di chi è la casa in questione) e insieme una legge che non prevede controlli reali se i lavori in casa li fai o non li fai. Una legge fatta e voluta da dilettanti allo sbaraglio (avvocati del popolo e uno vale uno…). Una legge in cui si tuffa a pesce la società detta civile, cioè quella che ha altissima professionalità ed esperienza nell’accaparramento e saccheggio del denaro pubblico. Sotto il segno e il patrocinio di San Bonus stiamo in Italia realizzando ed assistendo al miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci (crediti e rimborsi fiscali) per sfamare le moltitudini dei più furbi e più lesti.