C’è solo nebbia e una troupe televisiva poco dopo l’alba davanti ai cancelli di Mirafiori, dove per tutta la notte centinaia di operai, sindacalisti e giornalisti hanno seguito minuto per minuto lo spoglio del referendum sul futuro della fabbrica simbolo dell’industria italiana.
Issati sulla rete della recinzione, ai pali della luce e ai semafori sono rimaste molte bandiere del fronte del no al referendum e qualcuna dei sindacati che avevano firmato l’accordo del 23 dicembre, oltre a un grande striscione con la scritta ”fermiamo il ricatto”.
Non ci sono sindacalisti, né operai: a Mirafiori oggi non si lavora e lunedi’ sarà cassa integrazione. La fabbrica tornerà a vivere e produrre a partire da martedì quando, per tre giorni, fino a giovedì, torneranno al lavoro tutti gli operai.