Le auto rappresentano la forma piu’ diffusa di trasporto pendolare sia a livello globale (64%) che in Italia (58%). ”Con l’aumento del traffico nelle citta’ e con il 59% dei pendolari milanesi per i quali il traffico sarebbe peggiorato sensibilmente negli ultimi tre anni – commenta Mauro Mordini, responsabile di Regus Italia – e’ deludente constatare che troppi impiegati sono ancora bloccati in auto nelle ore di punta, mentre potrebbero trascorrere quel tempo in modo piu’ divertente o piu’ produttivo altrove. Per affrontare gli effetti dannosi del pendolarismo sulla salute e sul morale dei lavoratori, le aziende piu’ sagge stanno introducendo maggiore flessibilita’ nelle loro pratiche lavorative, cercando soluzioni per gli spazi di lavoro che consentano allo staff di lavorare stando piu’ vicini a casa. Il lavoro a distanza e l’orario flessibile possono fornire una pausa davvero necessaria nella routine del pendolarismo settimanale, traducendosi inoltre in risparmi sugli uffici e sulla manutenzione”.
In Italia, secondo l’indagine, l’uso dell’auto e’ meno diffuso (58%) rispetto alla media globale (64%), ma l’auto rappresenta il mezzo di trasporto preferito, mentre nelle citta’ solo il 15% utilizza la metropolitana o i mezzi di superficie per andare al lavoro. Le modalita’ meno diffuse di trasporto nel Belpaese sono la bicicletta e il car pooling, con solo l’1% di persone che ricorrono a tali soluzioni. Un altro problema che i pendolari sono costretti ad affrontare e’ il costo del viaggio.
Mentre a livello globale solo il 7% dei pendolari spende il 10% o piu’ del proprio stipendio per andare da casa al lavoro e viceversa e la media di costo e’ del 3,3% – in Italia la spesa sale e in media per il tragitto casa- lavoro-casa costituisce il 4% dello stipendio annuale., con inoltre il 9% degli intervistati che spende almeno il 10% del proprio stipendio annuale per andare al lavoro. Un buon 17% poi spende fra il 5 e il 10% mentre all’estero rientra in questa spesa solo il 14% del campione. Secondo le ricerche mediche, lo stress indotto dal pendolarismo puo’ essere responsabile dell’aumento della pressione sanguigna, di disordini a carico del sistema muscolo-scheletrico, di una maggiore ostilita’ e di effetti negativi sulle prestazioni cognitive.