ROMA – Per il book fotografico la modella posa nuda, si mostra anche disponibile ad atteggiamenti provocanti per far sì che le foto siano più realistiche. Succede che il fotografo scambi quegli atteggiamenti come un assenso a rapporti sessuali e si fa avanti. Il fatto, secondo la Cassazione, rientra nel reato della violenza sessuale perché la donna non aveva intenzione di dare un assenso a un rapporto. Eppure la violenza viene affievolita, risulta meno grave, proprio a causa degli atteggiamenti provocanti.
Nella sentenza della Cassazione viene ricostruito l’episodio. L’appuntamento con il fotografo avviene in un’agenzia di provini. La modella è disponibile a “posare nuda” e anche anche alla “cosciente partecipazione a condotte disinibite” per “una migliore resa emotiva delle immagini fotografiche”. Ma “fino a un certo punto” però, ossia fino alla partecipazione del fotografo. La Corte ha quindi creduto che “la inaspettata situazione avesse causato nella donna una transitoria debolezza psicologica che la endeva manipolabile da parte dell’imputato, che l’ha indotta a prestazioni sessuali non volute”.
Per la Corte d’Appello così come per la Cassazione la violenza sessuale, in questo caso, risulta quindi attenuata. Spiega la sentenza che “la donna era disponibile a posare nuda per foto spinte e ad atteggiamenti disinibiti per rendere realistiche le immagini, ma non a spingersi oltre in comportamenti sessuali”. Ad ogni modo però l’uomo “si è comportato nell’errato ed immotivato convincimento che la donna, accettando di posare nuda, fosse anche disponibile a rapporti sessuali”. Nell’agenzia c’è stato quindi un primo atto sessuale da inquadrare nella categoria della “violenza impropria” perché “ha sorpreso la vittima, impedendole di manifestare il suo dissenso ed inibendole ogni fattiva reazione”. Gli atti sessuali successivi sono meno comprensibili, perché la donna “era edotta che la situazione era a rischio” e perché “non vi è stata alcuna coartazione fisica”, e quindi ella “non avrebbe dovuto essere sorpresa fino all’annichilimento di ogni reazione possibile”.