MODENA ā Un allarme-bomba eā scattato la mattina del 23 maggio, intorno alle 9.45, in Corso Canalgrande, a Modena, la via in cui si trovano gli uffici giudiziari. A quanto appreso sarebbe arrivata via fax, in una cartolibreria, una lettera minatoria. Lāintero Corso Canalgrande, dallāangolo con la via Emilia sino alla fine, eā stato chiuso e transennato. Evacuati, oltre al Tribunale e gli uffici giudiziari, i negozi e i bar lungo la strada. Sul posto, oltre alla Polizia, ai Carabinieri e ai Vigili del Fuoco, sono al lavoro gli artificieri, sempre dei Vigili del Fuoco. In corso i controlli agli edifici, ai negozi e alle auto parcheggiate in strada. A quanto appreso, una lettera minatoria sarebbe giunta via fax non ad una cartolibreria, come ritenuto in un primo momento, ma in un negozio di strumenti musicali, aperto in una stradina laterale di Corso Canalgrande, vicina al Palazzo di Giustizia.
Eā un testo scritto a computer, in italiano sgrammaticato, quello che questa mattina ha fatto scattare lāallarme bomba nella via degli uffici giudiziari di Modena, che eā stata riaperta da pochi minuti. āCi sono bombe nelle auto per vendicare i nostri amici, scoppieranno alle 10ā, eā il testo del fax inviato la sera del 22 maggio al negozio di articoli musicali che si trova in una stradina laterale adiacente al Palazzo di Giustizia. Gli investigatori indagano ora sugli autori del gesto dimostrativo. Tra le piste, si segue quella dellāanarchia, legata alla fallita fuga di alcuni stranieri ospiti del Cie di Modena. Ma non eā escluso neppure si tratti di opera della criminalitaā organizzata. In queste ore, nella aule del tribunale di Modena, era infatti prevista lāudienza di un processo a carico di tre fratelli calabresi accusati di essere vicini alla āndrangheta.