I vigili del fuoco, in collaborazione con gli agenti della Polizia scientifica, hanno ritrovato in serata dei “reperti” all’interno di un pozzo-cisterna a Montemurro (Potenza), nell’ambito delle indagini sulla scomparsa di Ottavia De Luise, il 12 maggio 1975, quando la bambina aveva 12 anni: il ritrovamento è stato annunciato nel corso della trasmissione di Raitre “Chi l’ha visto?”, che aveva “riaperto” il caso nelle puntate precedenti.
Il pozzo-cisterna si trova all’esterno di una masseria ed è stato svuotato: all’interno oggetti e “reperti”, consegnati poi a un medico legale che dovrà analizzarli, come ha confermato all’ANSA la dirigente della squadra mobile di Potenza, Barbara Strappato. Le indagini sono cominciate oggi con i rilievi planimetrici e la perlustrazione dei luoghi in cui Ottavia fu vista per l’ultima volta.
Secondo la ricostruzione di “Chi l’ha visto?” il pozzo-cisterna, a pochi metri dal centro abitato, si trova in una delle zone indicate in alcune lettere anonime inviate alla famiglia De Luise, in cui si spiegava che la bambina “era stata violentata, uccisa, e poi nascosta”. La trasmissione della Rai si era occupata della vicenda nell’ambito dei servizi sull’omicidio di Elisa Claps, la ragazza potentina scomparsa nel 1993, i cui resti sono stati ritrovati lo scorso 17 marzo nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità, a Potenza. Nei giorni scorsi uno dei fratelli della bambina di Montemurro, Settimio, si è recato in Questura, a Potenza, per chiedere la riapertura del caso: oggi è stato ascoltato in Procura dal pm, Sergio Marotta, e in serata, nel corso di “Chi l’ha visto?”, ha saputo del ritrovamento dei reperti. Piangendo, l’uomo ha detto:”potrebbe essere stato esaudito il desiderio di mia madre, cioé quello di ritrovare Ottavia”.