“Ciao Loré” ha urlato un amico all’arrivo della bara. Ai piedi dell’altare alcune corone di fiori e una foto sorridente dell’uomo. Uno scatto vecchio, che immortala Lorenzo Sciacquatori con uno sguardo diverso da quello che aveva negli ultimi tempi, ormai gonfio e provato dall’abuso di alcol. Sopra una scritta: “Non c’è sconfitta per un cuore che lotta. Sto vicino ad ognuno di voi”. Il prete, durante l’omelia funebre, ha invitato i presenti al perdono. “Misericordioso è chi ha il cuore grande e il coraggio di perdonare davvero”, ha detto. “Non esiste dolore al mondo che non possa essere guarito dalla mano di Dio”.
Non sono mancate tensioni, quando alcuni amici del pugile hanno allontanato dalla chiesa una giornalista. Sono intervenuti i carabinieri per riportare la calma. “Non era un mostro, ha sbagliato solo perché esagerava con l’alcol”, racconta chi lo conosceva. “Non era così violento – afferma qualcun’altro- è la stampa che ha montato tutto”.
Il nome del 41enne è risuonato forte anche all’uscita: “Lorenzo, Lorenzo, Lorenzo”. Gli applausi hanno riempito la piazza accompagnando la partenza del carro funebre. Tanta la commozione tra i presenti: un affetto e una folla che forse nessuno si aspettava.
(Foto Ansa)