E’ stata dichiarata morta stamattina dai medici dell’ospedale Di Venere di Bari Chiara Brandonisio, la donna di 34 anni colpita a sprangate nelle prime ore di giovedì mattina probabilmente da un uomo – secondo prime ipotesi investigative – conosciuto sul web. La sua agoniaè durata meno di 48 ore perché già la mattina di venerdì 9 luglio i medici avevano registrato un encefalogramma piatto, e avevano comunque, come prevede la legge tenuto la donna “in vita” con le macchine per altre 12 ore.
La polizia, nell’ambito della indagini, starebbe ricercando un uomo. La donna era arrivata in ospedale in condizioni molto gravi, colpita al capo con una spranga di ferro in via Domenico Di Venere a Ceglie del Campo mentre in bicicletta stava andando al al lavoro, alla “Ilman” l’azienda di lavorazione e commercializzazione di mandorle, dove era impiegata come operaia specializzata da oltre 12 anni.
La donna è stata aggredita mentre era a un centinaio di metri dall’azienda. Secondo una ricostruzione dell’accaduto fatta dalla polizia, l’assassino l’ha bloccata di fronte alla scuola ‘Di Venere’: l’ha prima seguita e affiancata a bordo della sua auto, una Fiat Panda blu, poi l’ha colpita ripetutamente in testa con una mazza in ferro lunga quasi un metro che ha abbandonato per strada prima di fuggire. Un passante ha visto la donna a terra e ha dato l’allarme. Secondo gli investigatori l’omicida conosceva evidentemente molto bene le abitudini della donna: sapeva che usciva presto dalla sua abitazione a Carbonara, in via Quaranta, per raggiungere puntuale il posto di lavoro. Le indagini sono condotte dalla squadra mobile e coordinate dal pm Ciro Angelillis.