Morte Brenda, Marrazzo: “E’ colpa mia, ma c’è un complotto”. Poi la smentita: “Tutto falso”

«È colpa mia, è colpa mia. Dopo aver distrutto me, hanno fatto morire anche lei. Non è possibile, non è giusto, non doveva andare così. Perdonatemi per il male che ho fatto a tutti quanti. Non volevo. Ho sbagliato, ho commesso tanti errori, ma non doveva finire così..».

Piero Marrazzo, secondo quanto riportato dal Corriere della sera, avrebbe accolto con queste parole la notizia della morte del trans Brenda, chiedendosi inoltre: «Allora è vero che c’é un complotto, è vero che dietro c’è qualcosa di grosso. Dio mio che ho combinato, perdonatemi vi prego. Non volevo coinvolgere la mia famiglia, non volevo far soffrire nessuno». L’ex governatore del Lazio, rifugiato nell’abbazia di Montecassino, si sarebbe rammaricato di quanto successo, attribuendosi parte della responsabilità: «Se non ci fosse stato tutto questo clamore intorno a me, se non fosse venuta fuori questa vicenda, se non avessi coinvolto tutte queste persone in questa storia, forse Brenda sarebbe ancora viva. Perché prendersela con Brenda? Perché deve soffrire così tanta gente?».

Marrazzo avrebbe anche mostrato la voglia di abbandonare l’abbazia: «Come faccio a stare tranquillo – si sarebbe chiesto – con tutto quello che sta succedendo? Come posso stare qui? Devo tornare a casa, devo stare vicino alla mia famiglia, devo proteggerla. Senza volerlo li ho comunque coinvolti in tutto questo, devo fare qualcosa».

Poche ore dopo che il quotidiano era in edicola, inesorabile la smentita dell’avvocato di Marrazzo. visti i precedenti di bugie e smentite caratteristice del giornalista imprestato alla politica e appassionato di trans c’è da dubitare.

Dice l’avvocato di Marrazzo, Luca Petrucci:  “Leggo presunte dichiarazioni di Marrazzo o di suoi ipotetici amici sulla tragica scomparsa del trans Brenda. Tali dichiarazioni, alcune addirittura virgolettate e con citazioni di sms, sono false dalla prima all’ultima parola in quanto Marrazzo, pure informato dalla moglie su quanto accaduto, non ha incontrato o parlato con nessuno di questa tragica vicenda”.

 Petrucci, a nome di Marrazzo, diventa minaccioso: “Ho ricevuto mandato  di procedere in tutte le sedi giudiziarie e disciplinari per mettere fine a questo scorretto e diffamatorio modo di fare informazione in violazione dei più elementari principi di rispetto delle persone e di tutela della privacy”.

Published by
Lorenzo Briotti