MILANO – Michele Ferrulli è morto poco dopo l’arresto, lo scorso 30 giugno. I familiari, basandosi su un video amatoriale, sono andati dalla polizia incolpano alcuni agenti di aver picchiato a morte l’uomo.
Ma quello che per la famiglia di Ferrulli, facchino di 51 anni, è un pestaggio finito male, secondo la Questura di Milano è un caso di malore, mentre il procuratore della Repubblica Edmondo Bruti Liberati spiega che ”le indagini verranno condotte con il massimo scrupolo, ma al momento non possiamo fare nessuna ipotesi, in nessun senso”.
Intanto, comunque, sono stati emessi quattro avvisi di garanzia per omicidio preterintenzionale ai quattro agenti di polizia che due sere fa a Milano in via Varsavia hanno fermato l’uomo.
L’avviso di garanzia, firmato dal pm Gaetano Ruta, e’ un atto dovuto in vista dell’autopsia sul corpo del 51enne barese che si terra’ lunedi’ o al massimo martedi’. Il legale dei quattro poliziotti.
Il legale dei quattro poliziotti, due per ogni macchina delle volanti, l’avvocato Massimo Pellicciotta, in relazione alla vicenda ha affermato: ”Esaminata la documentazione disponibile appare evidente l’estraneità dei quattro agenti da qualsiasi ipotesi di reato”.
Intanto inquirenti e investigatori stanno ascoltando altri testimoni per ricostruire quanto è avvenuto giovedì sera in via Varsavia dove Ferrulli è stato fermato con due romeni in seguito a un intervento della polizia dopo che l’inquilino di una palazzina lì vicino ha chiamato il 113 esasperato dalla musica ascoltata a tutto volume dai tre, che, ha raccontato l’inquilino, parlavano, ubriachi, a voce molto alta.
Durante l’intervento delle volanti, Ferrulli avrebbe avuto un atteggiamento ‘ostile’ e avrebbe insultato e minacciato i poliziotti. Una situazione che è diventata incandescente. La vicenda è stata filmata con un telefonino da un passante. In procura stanno cercando di individuare e convocare anche l’autore di quel video.
Ferrulli era un personaggio noto alle forze dell’ordine per tutta una serie di precedenti: violenza, minaccia a pubblico ufficiale, ingiuria, invasione di terreni o edifici, lesioni personali e insolvenza fraudolenta tra le accuse a suo carico. Risulta anche un’altra denuncia dei Carabinieri, mentre il 18 maggio scorso un parroco lo aveva denunciato dopo esser stato preso a schiaffi.
Dopo aver minacciato a parole i poliziotti, l’uomo, secondo quanto dicono dall Questura, improvvisamente ha cercato di colpire un agente, venendo fermato dall’altro. Ne è nata una colluttazione, lunga, anche perché la vittima era un uomo grande e grosso, tanto da rendere difficoltoso perfino mettergli le manette per fermarlo.
Sarebbe quindi arrivata una seconda volante con altri due agenti. A questo punto, con l’uomo ormai a terra ammanettato, sarebbe iniziato il ”malore”. Gli agenti se ne sarebbero accorti, dicono sempre dalla questura, gli avrebbero tolto e manette e avrebbero chiamato il 118.
”E’ arrivato in arresto cardiocircolatorio dopo colluttazione con polizia”, è scritto nella diagnosi di accettazione stilata dai medici dell’ospedale di San Donato Milanese.
Sul posto la polizia ha trovato anche una boccetta di un medicinale cardiaco. Secondo il primo referto stilato dai medici dell’ospedale, sul cadavere vi sarebbero alcune lesioni sui polsi, compatibili con le manette, ma non segni di traumi o ematomi tali da far pensare a un pestaggio.
Il legale della moglie e dei due figli di Ferrulli, l’avvocato Fiaba Lovati, deposita in Procura un video, girato con un cellulare da un passante, da cui si vedrebbe, a suo dire, che l’uomo è stato pestato forse con dei manganelli e ”colpito alla testa a mani nude”, mentre veniva ammanettato con la faccia a terra.
Le immagini vengono mandate in onda in tv e su internet, mentre il pm di Milano Gaetano Ruta apre un fascicolo, al momento a carico di ignoti, per omicidio preterintenzionale.
Per ora non si può dire, ha spiegato il procuratore Bruti Liberati, né se ci siano stati eccessi da parte delle forze dell’ordine, né se sia stata utilizzata legittimamente la forza nel corso del fermo. Il pm, infatti, ha ascoltato oggi alcuni testimoni, tra cui i due romeni che erano presenti davanti al bar.
Ma il quadro delle indagini, condotte dalla Squadra Mobile, non può essere chiaro, perché mancano gli esiti dell’autopsia, che potrebbe essere eseguita già domani e deve essere individuata e ascoltata la persona che ha girato il filmato. Mentre le telecamere di una farmacia della zona non avrebbero fornito particolari utili.
I quattro agenti probabilmente verranno ascoltati dopo che saranno conclusi questi accertamenti. Sul tavolo del pm, infine, non sono ancora arrivate tutte le cartelle cliniche che possono documentare lo stato di salute di Ferrulli.