VITERBO, 18 NOV – Nasce a Roma il ''Comitato verita' e giustizia'' per Cristian De Cupis, il detenuto di 36 anni, che aveva denunciato di aver subito un pestaggio dagli agenti della polizia ferroviaria che lo avevano arrestato il 9 novembre, morto tre giorni dopo nel reparto di medicina protetta dell'ospedale di Viterbo.
All'iniziativa, promossa da alcuni amici di De Cupis, hanno aderito oltre ai familiari, anche i suoi avvocati, il parroco della chiesa di Santa Galla, a Roma, dove oggi si sono svolti i funerali, il Garante dei detenuti del Lazio Angiolo Marroni (che nei giorni scorsi ha rivelato l'esistenza di un testimone avrebbe assistito al presunto pestaggio subito dopo l'arresto da Cristian De Cupis), e i rappresentanti di alcune associazioni di volontariato dell'XI municipio, dove viveva il giovane.
Il Comitato verra' presentato lunedi' prossimo, alle 12,30, nella sala consiliare dell'XI Municipio, in Via Benedetto Croce 50, e sara' introdotta dal presidente Andrea Catarci, che ha annunciato la sua adesione all'iniziativa.
Oggi i funerali di De Cupis si sono svolti oggi a Roma, nella chiesa di Santa Galla, alla Circonvallazione Ostiense. Il presidente dell'XI Municipio, Andrea Catarci, al termine della cerimonia ha diffuso una nota in cui sostiene che la vicenda De Cupis ''ha ancora tanti lati oscuri: i lividi sul corpo, l'inusuale trasferimento a Viterbo, il fatto che la famiglia sia stata informata di tutto dopo la morte e che non sia stata messa nelle condizioni di inviare un perito di parte all'autopsia''.
Ad avviso di Catarci, la morte di De Cupis evoca ''tanti casi di mala-polizia, in cui la verita' e' rimasta un'aspettativa tradita e le ricostruzioni parziali hanno fatto accentuato i dubbi''. ''Il Parroco di Santa Galla, nell'omelia ha detto: ''Noi che abbiamo amato e amiamo Christian, per rispetto alla sua breve e difficile vita vogliamo sapere cosa e perche' e' accaduto''.
