Movimento dei Forconi, 4° giorno di blocchi: frontiera sgombrata a Ventimiglia

Movimento dei Forconi, il quarto giorno occupate le frontiere: Ventimiglia bloccata (Foto LaPresse)

ROMA – Frontiera bloccata a Ventimiglia la mattina del 12 dicembre nel quarto giorno di protesta del Movimento dei Forconi e poi sgomberata dalla polizia, che ha lanciato lacrimogeni ma non ha caricato i manifestanti.

I leader dei forconi intanto hanno annunciato l’arrivo della protesta a Roma “per riprenderci lo Stato” che sarà tra il 12 e il 13 dicembre.

Alcune auto messe di traverso sulla statale Aurelia dai manifestanti hanno bloccato l’accesso alla Francia e chi ha preso parte alla protesta si dirige verso la barriera autostradale della A10.

Un’altra giornata di disagi e blocchi, con nuovi presidi del Movimento dei Forconi che nascono sulle strade. Intanto Angelino Alfano, ministro dell’Interno, si prepara a riferire alla Camera sulle proteste che dal 9 dicembre scuotono il Paese.

Ventimiglia, frontiera bloccata.

Un gruppo di manifestanti, che si è radunato in maniera spontanea, ha bloccato la mattina del 12 dicembre, poco prima delle 7, l’accesso alle frontiere mettendo di traverso alcune auto lungo la statale Aurelia. Il blocco nella zona della rotonda della frazione Latte, a Ventimiglia.

Il traffico bloccato, i mezzi non possono raggiungere né la frontiera di Ponte S.Ludovico né quella di Ponte S.Luigi. I manifestanti hanno annunciato si sposteranno anche verso la barriera autostradale della A10. A Ventimiglia, in mattinata, è prevista anche una manifestazione di protesta da parte di frontalieri, studenti e commercianti.

Tafferugli tra manifestanti e forze dell’ordine per liberare la strada di accesso alla frontiera di Ventimiglia. La polizia ha sparato lacrimogeni per allontanare i manifestanti e ci sono stati contatti, spintoni, ma nessuna carica delle forze dell’ordine che dopo hanno liberato la strada.

Veneto, sit in davanti Equitalia a Mestre.

Un gruppetto di manifestanti del Movimento dei Forconi si è portato la mattina del 12 dicembre davanti alla sede di Equitalia a Mestre (Venezia) dove, una delegazione è stata ricevuta dal direttore. La situazione, per il momento è tranquilla. Rimangono i disagi per gli automobilisti.

A partire nella zona industriale di Padova, a ridosso del casello della A13, a Monselice (Padova) dove una ventina di aderenti stanno distribuendo volantini. Una quarantina invece sono presenti a ridosso del casello di Vicenza Ovest con conseguenti rallentamenti, specie sulla tangenziale.

Idem al casello di Montecchio Maggiore (Vicenza) dove i manifestanti sono una trentina, stesso numero che si registra al casello di Portogruaro (Venezia) e a quello di Treviso, dove una serpentina di mezzi viaggia a passo ridotto sulla tangenziale verso la città.

Al casello di Conegliano non è segnalato alcun disagio nonostante la presenza al presidio di una ventina di persone. Massiccia invece la presenza – un centinaio – al casello di Soave (Verona) che, a differenza dei giorni scorsi non ha subito finora la chiusura. Rallentamenti a Marghera, sulle strade adiacenti alla zona industriali, ma per uno sciopero dei lavoratori della Fincantieri.

Torino, centinaia di studenti in strada coi forconi.

Centinaia di studenti stanno sfilando in corteo per il centro di Torino dopo essersi raccolti in piazza Castello. La dimostrazione è legata alla protesta dei forconi. I ragazzi, marciando, cantano l’Inno di Mameli.

Barletta, manifestanti invitano il sindaco a scioperare.

Un gruppo di manifestanti aderenti al Movimento dei forconi ha incontrato il sindaco di Barletta, Pasquale Cascella, al suo arrivo a Palazzo di Città e gli ha chiesto di ”scioperare”. ”Ma il ‘lavoro’ di un sindaco, dal quale non ci si può mai astenere, è di affrontare – spiega Cascella – i problemi quotidiani di una realtà complessa come quella che la nostra città presenta”. Anche con le tante espressioni di disagio sociale di questi giorni”.

Cascella ha dichiarato: ”Per questo, nel ribadire la volontà di ascolto delle ragioni legittime della protesta, vorrei ancora una volta rivolgermi alle componenti più responsabili delle manifestazioni perché si adoperino per evitare ogni degenerazione, non avallando strumentalizzazioni e infiltrazioni, anzi contrastando direttamente comportamenti minacciosi, violenti, intimidatori, al di fuori della legalità. E’ giusto rivendicare la propria libertà, ma questo stesso principio lo si nega e lo si delegittima quando si prevarica sulla libertà di ogni altro cittadino. E chi rappresenta le istituzioni, in cui tutti debbono riconoscersi, non può che assolvere fino in fondo al dovere di salvaguardare la vita civile e la coesione sociale in città”.

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