Movimento dei Forconi: “Inferno se votate la fiducia a Letta”

Movimento dei Forconi: “Inferno se votate la fiducia a Letta”

ROMA – L’inferno. E quello che promettono alcuni  manifestanti del “Movimento dei Forconi” se domani 11 dicembre, come tutto lascia prevedere, Enrico Letta si vedrà confermata la fiducia al suo governo. Parole che arrivano anche al ministro degli Interni Angelino Alfano che nel giro di qualche ora risponde chiaro: “Non vi permetteremo di mettere le città a ferro e fuoco”.  Di parere decisamente diverso Silvio Berlusconi che chiede al governo di incontrare i rappresentanti dei forconi.

Da un lato ci sono i coordinatori che continuano ad assicurare che per quanto eclatante la manifestazione sarà pacifica. Dall’altro ci sono i fatti: gli scontri del primo giorno e alcuni striscioni minacciosi che hanno fatto la loro comparsa in questi giorni. Uno su tutti, quello che annuncia che “a piazzale Loreto c’è ancora posto”.  Intanto a Torino il prefetto si cautela e precisa che in città arriveranno “rinforzi congrui” per fronteggiare la protesta.

I Forconi, insomma, non mollano,  anche se il piano di lotta è ancora tutto in divenire. A cominciare dalla “marcia su Roma”, confermata secondo alcuni. Rimandata “perché non è il momento” secondo Mariano Ferro. Ma non perché si tratti. Anzi. Ma perché prima “bisogna vivere qualche altro giorno di passione e far salire l’adrenalina degli italiani”.

Parole simili a quello di un altro coordinatore dei Forconi, Danilo Calvani, 

“Oggi decideremo come portare avanti la nostra mobilitazione. Se i politici non andranno a casa e domani sarà votata la fiducia al governo Letta, ci sarà un’azione eclatante non violenta a Roma e forse in altre città: non ci arrendiamo”. 

La mobilitazione, insomma, va avanti. E vanno avanti anche le polemiche. A far discutere è ancora la decisione di alcuni poliziotti di togliersi il casco, gesto di solidarietà che è piaciuto a Beppe Grillo. Un arruolamento quello del leader M5s che non è piaciuto al Pd mentre Susanna Camusso si dice “preoccupata” per i toni della protesta.

La situazione regione per regione nel pomeriggio di martedì 10 novembre.

PIEMONTE – Cortei, presidi e blocchi. E’ Torino uno degli epicentri della protesta, che sta causando diversi disagi alla cittadinanza. Manifestazioni anche in provincia di Torino, comprese Val Susa e Pinerolese. Volantinaggi e presidi anche nelle altre sette province piemontesi, dove si segnalano minori problemi.

LOMBARDIA – Occupato a Milano piazzale Loreto. Disagi su alcune strade per il volantinaggio. Code e rallentamenti nel bergamasco, anche in centro città a causa di alcune auto fatte andare a velocità ridotta. Rallentamenti anche allo svincolo di Mantova Nord sull’Autobrennero.

VENETO – I presidi hanno provocato disagi specie al traffico sulle autostrade. Il casello di Soave sulla A4 è stato chiuso in entrambi i sensi, forti rallentamenti vi sono stati al casello di Montecchio Maggiore, sempre in A4, e a Treviso sulla A27.

FRIULI-VENEZIA GIULIA – Un migliaio di persone ha bloccato per un paio d’ore la circolazione stradale a Monfalcone (Gorizia). Gran parte dei manifestanti era costituita da operai delle ditte in subappalto di Fincantieri.

LIGURIA – Poche decine di manifestanti hanno bloccato la ferrovia, in due riprese, occupando i binari della stazione di Oneglia/Imperia. La linea internazionale Genova-Ventimiglia è stata interrotta. A Savona i binari sono stati occupati e subito sgomberati dall’intervento delle forze dell’ordine. A Genova sono previsti filtri per l’accesso alle stazioni.

EMILIA-ROMAGNA – volantinaggio e rallentamenti al casello autostradale Modena nord e a Parma in uscita dall’A1, presidio di una quindicina di forconi in Piazza Maggiore a Bologna.

TOSCANA –  Una decina in tutto le persone che hanno distribuito volantini alla Fortezza da Basso di Firenze, senza intralci al traffico. Pochi disagi anche a Viareggio, dove ieri il traffico in entrata era bloccato a intermittenza.

MARCHE – Secondo giorno di presidio davanti al Teatro delle Muse ad Ancona di un gruppetto di aderenti al movimento dei Forconi, che espongono cartelli e striscioni contro ‘Stato’ e ‘tasse’.

LAZIO – A Roma blindati Montecitorio, palazzo Chigi, Palazzo Madama e Quirinale, in vista delle proteste di domani nella Capitale. Prosegue a piazzale Ostiense un presidio dei manifestanti che stanno decidendo anche “azioni eclatanti” non violente. Continua la protesta a Frosinone, con una ventina di autotrasportatori fermi al casello dell’A1. Non si segnalano comunque problemi alla circolazione.

ABRUZZO – Prosegue a Pescara la protesta ‘rumorosa’: i manifestanti con l’uso di trombe e fischietti, imitati da alcuni automobilisti con il suono di clacson, attraversano lentamente Corso Vittorio Emanuele, creando problemi limitati al traffico.

MOLISE – In aumento i manifestanti a Termoli: agricoltori, disoccupati, studenti ed autotrasportatori. Altri tir si sono fermati lungo la strada statale 87, vicino al casello dell’A-14 di Termoli, rimanendo per alcune ore.

CAMPANIA – Volantinaggio a Napoli, in piazza Carlo III: forze dell’ordine hanno evitato il blocco stradale, i manifestanti hanno invitato gli agenti a solidarizzare con loro. Chiuso lo svincolo di Battipaglia (Salerno) dell’ A3 per una manifestazione di studenti, disoccupati e autotrasportatori.

BASILICATA – Due presidi attivi: uno all’incrocio fra la statale Basentana e la Jonica, a Bernalda (Matera); l’altro davanti al comune di Montalbano Jonico (Matera).

PUGLIA – Bloccate per alcune ore a Barletta la zona industriale e la litoranea di Levante. I commercianti sono stati costretti a chiudere i negozi, così come ad Andria, dove si sarebbero mescolati ultrà della locale squadra di calcio: indagano le forze dell’ordine. Bloccata per un’ora e mezza la stazione ferroviaria di Cerignola (Foggia).

CALABRIA – Presidio davanti al casello autostradale dell’A3 di Cosenza per distribuire volantini.    SICILIA –  A Catania presidio in piazza Università. A Palermo è attivo il presidio di via Ernesto Basile e i Forconi hanno chiesto l’autorizzazione per una manifestazione giovedì prossimo davanti la sede di riscossione Sicilia a Palermo. A Giardini Naxos (Me) un uomo, in coda in un distributore di benzina per lo sciopero dei Forconi, ha colpito con una chiave da meccanico, al culmine di una lite un altro automobilista. E’ stato arrestato.

SARDEGNA – niente blocchi né presidi ma una protesta pacifica davanti alla sede dell’Agenzia delle Entrate a Cagliari. Gli anti-Equitalia si sono messi in fila per chiedere atti e documenti agli sportelli.

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Emiliano Condò