ROMA – I rappresentanti del Movimento dei Forconi si preparano a scendere su Roma e ad incontrare i rappresentanti del governo. Nonostante le divisioni interne del movimento e i timori di infiltrati violenti, a piazza del Popolo il 18 dicembre sono migliaia le persone attese.
“Forza Nuova e Casapound non sono invitate, vogliamo una protesta pacifica”, dice il leader dei forconi Danilo Calvani. Intanto Mariano Ferro, leader dei forconi siciliani e fondatore del movimento, riceve telefonato che non lo tendono sereno, scrive Guido Ruotolo su La Stampa:
“«Traditore, a Roma dobbiamo andare». Ma anche ragazzi e ragazze che hanno saputo che «mercoledì succederà l’inferno a Roma».
Una piccola scintilla il 18 dicembre potrebbe infiammare quella piazza, in cui il rischio di infiltrati è forte. Nella Giornata dei migranti gli antagonisti del movimento della casa annunciano la discesa in piazza, con o senza autorizzazioni. Intanto Calvani annuncia una grande manifestazione:
“«Sarà una grandissima manifestazione. Non so quanti treni e pullman verranno a Roma. Saremo tantissima gente e abbiamo detto a Casa Pound e Forza Nuova che non devono venire. La nostra piattaforma? Non è cambiata: il governo se ne deve andare. La manifestazione sarà il primo paletto, poi dopo le feste natalizie, riprenderemo la lotta. Alla fine, o saremo sconfitti o usciremo vincitori».
Ma Ferro è preoccupato:
«Noi domenica vogliamo andare dal Papa in piazza San Pietro: non possiamo rassegnarci, non vogliamo vedere violenza, non comprendiamo l’indifferenza del governo».
Il governo, scrive La Stampa, si dice pronto ad ascoltare i manifestanti del Coordinamento 9 dicembre che hanno preso le distanze dalla violenza e dalla manifestazione a Roma:
«Non cerchiamo un dialogo tra sordi – spiega una fonte governativa – ma vogliamo capire se le ragioni di questa protesta possono portare a dare risposte concrete».
Il contatto dovrebbe avvenire già il 17 dicembre tra il sottosegretario alle Infrastrutture e trasporti Rocco Girlanda e le associazioni dell’autotrasporto, comprese quelle che hanno aderito alle proteste dei Forconi:
“L’appuntamento con il governo potrebbe cambiare lo scenario nelle prossime ore. Se il contatto sarà attivato, se si potrà avviare un confronto su determinati problemi, anche per il movimento degli irriducibili sarà difficile spiegare alla gente che il problema è quello di rovesciare il governo. Quella comunque è gente che ha il problema di portare a casa uno stipendio”.