Da tutta la mattina stanno bloccando la frontiera del Brennero: sono più di mille i produttori e gli allevatori arrivati dalle regioni del Nord Italia, ma anche da altre zone, per chiedere con forza l’approvazione di una legge che garantisca la tracciabilità dei prodotti agroalimentari.
La mozzarella blu è solo l’ultimo caso di una lunga battaglia: quella per bloccare la marea di prodotti che arrivano sulle tavole con i colori italiani, ma che di italiano non hanno niente, se non i nomi. Mozzarelle tedesche, spaghetti cinesi, lasagne olandesi e così via. Un mercato miliardario, perchè il marchio made in Italy fa fare soldi, a scapito della genuinità e del gusto però. E a tutto danno delle aziende che italiane lo sono davvero.
Il presidio del Brennero che, a dispetto dell’ondata di caldo che coinvolge il Paese, si sta svolgendo sotto una pioggia battente e con una temperatura di poco superiore ai 10 gradi, vede anche la presenza di alcune ”auto civetta” della Coldiretti incaricate di intercettare al valico italo-austriaco i camion diretti in Italia e di ”scortarli” fino agli stabilimenti dove scaricano la merce, per dimostrare così’ – affermano i responsabili di Coldiretti – che non c’è nessuna garanzia per i consumatori che i prodotti venduti come italiani, il latte in primo luogo, ma anche la carne e il prosciutto, provengano effettivamente dalla filiera produttiva italiana.
La manifestazione – che si sta svolgendo senza incidenti e con la distribuzione di viveri oltre che di impermeabili ai militanti – prosegue fino a domani.