Blitz degli agricoltori di Coldiretti, nella mattinata di mercoledì 7 luglio, nel porto di Ancona per controllare i tir in arrivo dall’estero e carichi sospetti di prodotti falso made in Italy. Il porto marchigiano è uno degli scali nazionali scelti dall’organizzazione per monitorare l’ingresso di generi alimentari importati per diventare tricolori. I camion con la merce sospetta vengono seguiti da auto civetta della Coldiretti di Marche, Umbria e Abruzzo fino agli stabilimenti di destinazione. E gli agricoltori si affiancano alla Guardia di finanza e all’Ufficio delle dogane nelle ispezioni sulle merci in arrivo.
Ogni anno dal porto di Ancona entrano quasi cinque milioni di quintali di cereali a basso costo, importati per essere lavorati come italiani (la produzione regionale e’ di otto milioni di quintali). Dallo scalo transitano anche aglio cinese, fragole turche, carciofi peruviani, pronti a finire nelle conserve o nelle pizze.
