ROMA – Multe? E’ possibile fare ricorso online senza affidarsi ad un avvocato. Una strada che in pochi scelgono di percorrere, essenzialmente perché temono errori nel ricorso. Ma in realtà è semplice: basta compilare un modulo (clicca qui per la procedura guidata) e trovarsi davanti al giudice di pace.
Il tutto è spiegato con dovizia di particolari da Valeria Zeppilli per studiocataldi.it
Chi può utilizzare il servizio e per quali procedure
Il servizio può essere utilizzato da tutti i cittadini, avvocati e amministrazioni.Si può compilare il ricorso online e la relativa nota d’iscrizione per le opposizioni avverso verbali, cartelle esattoriali e ordinanze del prefetto emesse a seguito di violazioni al codice della strada; oltre che per ordinanze del prefetto per emissione di assegno a vuoto e per altre violazioni di competenza del giudice di pace (non rientranti nelle materie escluse).
Si ricorda che il ricorso in opposizione a sanzione amministrativa al giudice di pace può essere presentato autonomamente, senza l’assistenza di un legale, mentre per i ricorsi per decreti ingiuntivi se il valore della causa superano i 1.100 euro è necessario l’avvocato.
E’ sempre bene comunque, fare attenzione: in presenza di dubbi, prima di ricorrere al “fai-da-te” valutare sempre la possibilità di rivolgersi a un professionista.
Come compilare il ricorso
Una volta scelta la regione e selezionata la città dove ha sede il giudice di pacecompetente basta cliccare sull’opzioneCompila il ricorso->opposizione a sanzione amministrativa.
Devono poi essere compilati diversi campi, tenendo presente che quelli obbligatori sono contrassegnati con un asterisco.Nella prima schermata vengono richiesti i dati anagrafici di chi presenta il ricorso.
Nella seconda schermata è richiesta l’indicazione dell’oggetto del ricorso, ovverosia, nel caso di specie, violazione del codice della strada (verbale, cartella esattoriale, ordinanza del prefetto).
A questo punto vanno precisati i motivi sui quali si fonda l’opposizione, scegliendo anche se chiedere o meno la provvisoria sospensione dei termini di pagamento e dell’esecuzione del provvedimento in attesa del giudizio.
La schermata successiva è riservata all’indicazione dei dati relativi all’atto o agli atti che si vogliono impugnare, del tipo di violazione sanzionata e dell’eventuale sanzione amministrativa accessoria(come ad esempio la confisca o il sequestro del veicolo o la sospensione della patente).
Va poi indicata l’autorità opposta, che assumerà il ruolo di resistente.
Gli ultimi due passaggi da fare sono quello di inserire la dichiarazione di valore e indicare l’importo del contributo unificato da versare e quello didigitare il codice di verifica fornito dal sistema per motivi di sicurezza.