Il viso della mummia Wehem-Ef-Ankh di 2.100 anni

MILANO, 10 MAG – Ha la mandibola squadrata, gli zigomi pronunciati; il naso piuttosto grande, e una carnagione color terra. E ha piu' di 2.100 anni.

E' il volto della mummia Wehem-Ef-Ankh, ''Colui che torna a vivere'', ed e' stata mostrata oggi per la prima volta in una conferenza all'Ospedale Fatebenefratelli di Milano, che partecipa al 'Mummy Project' (letteralmente, 'Progetto Mummia').

Il volto e' scolpito su un blocco di gesso a grandezza naturale; secondo gli esperti, l'approssimazione alla realta' e' del 95%. Il Mummy Project e' un Centro di ricerche finalizzato allo studio dei reperti organici, in particolare mummie umane e animali, attraverso analisi effettuate con le piu' moderne tecniche di indagine medica e investigativa. Il suo scopo e' restituire un'identita' alle mummie e c'e' riuscita anche con il sarcofago di Ankhpakhered, conservato al Museo Civico Archeologico di Asti. Secondo le iscrizioni, Ankhpakhered era un sacerdote del dio Min, divinita' legata alla fertilita' e alla sessualita'; ma il corpo che aveva trovato rifugio nel sarcofago non apparteneva a lui.

Wehem-Ef-Ankh, anzi, e' stato seppellito nel sarcofago centinaia di anni dopo, come hanno testimoniato le analisi scientifiche; e le ultime indagini ''hanno confermato che si tratta di una mummia originale – spiegano gli esperti – e non di un falso ottocentesco come ipotizzato da qualcuno''. Gli specialisti hanno scoperto che la persona poi mummificata e' morta tra il 400 e il 100 a.C., a circa 40 anni. Non aveva nessuna carenza nutrizionale ne' abusava di sostanze stupefacenti, che venivano consumate gia' allora. La mummia, pero', e' molto diversa da come si dovrebbe presentare un corpo imbalsamato: all'interno si trova infatti uno scheletro, sostenuto da una sorta di barella di canne. Infine, dalle analisi e' stato possibile dedurre il tipo di lavoro che svolgeva Wehem-Ef-Ankh: ''Di sicuro un lavoro estremamente faticoso – concludono gli esperti – gli arti inferiori risultano significativamente logorati, le ginocchia in particolare, come se quest'uomo trasportasse con frequenza dei pesi notevoli. Grosse pietre, ad esempio. Ma questa, ovviamente, e' soltanto un'ipotesi''.

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luiss_smorgana