NAPOLI – Il padre viene arrestato per droga e la madre diventa collaboratrice di giustizia. Arrestato anche lui per spaccio di marijuana, a 16 anni, all’avvocato che gli suggerisce di entrare nel programma di protezione insieme alla madre, il ragazzo non solo rifiuta l’offerta, ma rinnega la mamma e la definisce una “infame”.
Succede a Napoli, nel quartiere periferico di Ponticelli.
Scrive Dario Del Porto su Repubblica
“Il ragazzo il 24 ottobre è stato arrestato dai carabinieri di Cercola. In precedenza era già stato arrestato due volte per rapina, ed evaso da una comunità per minori.
La Procura dei minori ha portato in tribunale la madre, che gli aveva nominato un difensore d’ufficio, sperando che il giovane potesse seguirla nella collaborazione. Invece il ragazzo si è comportato da “irriducibile”, pur giovanissimo. Ha nominato un nuovo legale di fiducia, l’avvocato Sergio Mottola. Durante l’udienza di convalida dell’arresto, la donna ha supplicato invano il figlio di seguirla nella località protetta dove ora risiede. “Se non vuole venire con me mandatelo in carcere e non in comunità, altrimenti evade – ha detto – vuole entrare nel clan come il padre”.
Il ragazzo si è messo a urlare contro la mamma e ha preferito affrontare le conseguenze del processo: “Cacciate fuori questa infame”, ha gridato. E’ stato mandato in una comunità per minori al nord. La zia a Ponticelli ne ha chiesto l’affidamento”.