I pompieri sono stati allertati intorno alle 11 di lunedì dai vicini di casa, tra cui un parente della vittima, che hanno avvertito un odore particolarmente sgradevole proveniente dall’abitazione. Così hanno sfondato la porta e si sono ritrovati davanti a uno spettacolo macabro.
Il corpo del bambino inerte, probabilmente morto da più giorni e, poco distante, la madre, quarantenne capoverdiana, in fin di vita. Non c’erano fughe di gas in casa – avvertono i vigili del fuoco – e la porta era chiusa dall’interno. Ma le ragioni esatte del decesso non sono ancora note.
Resta perciò in piedi l’ipotesi dell’intossicazione da carbonio causata da una stufetta o da un braciere. Da circa due settimane infatti l’abitazione era priva di corrente elettrica, precedentemente staccata forse per morosità. All’interno dell’appartamento i vigili del fuoco hanno rinvenuto un braciere, probabile causa dell’intossicazione. La donna è stata trasportata all’ospedale San Gennaro.