Napoli, è morto il baby-rapinatore ferito da un agente: nessuna restrizione ai funerali

Si svolgeranno domani mattina i funerali di Anthony, il 17 enne ferito la sera del 3 gennaio da un agente di polizia durante un tentativo di rapina in una tabaccheria di via Domenico Cirillo, nel centro storico della città.

La Questura di Napoli ha precisato che i funerali, in forma privata, non sono soggetti a restrizioni. Nei giorni scorsi gli amici di Anthony hanno riempito di messaggi di solidarietà ”Facebook”. Anthony era figlio di un pregiudicato ucciso il 5 gennaio 1999 da un carabiniere mentre tentava di rapinare un ufficio postale a Secondigliano dopo essere sbucato da un foro praticato nel pavimento.

Il fratello maggiore, Ciro, fu ucciso il 24 aprile 2009 in via Pietro Lettieri, non lontano da via Domenico Cirillo, per una vendetta del figlio di Ettore Bosti, figlio del boss Patrizio Bosti, che lo aveva diffidato a non compiere rapine per proprio conto ed a mettersi agli ordini del clan. Dopo il suo omicidio la madre, Stefania Maddaloni, si attivò per individuare mandanti e movente e collaborò con i carabinieri. Ciro – come ha raccontato un pentito, Vincenzo de Feo – era stato avvertito delle intenzioni del clan.

”Non era spaventato, ed anzi girava con la pistola dicendosi pronto a rispondere al fuoco”. Dal 3 gennaio fino a ieri sera 11 gennaio alle 23, quando il cuore ha smesso di battere, Anthony – in coma irreversibile e dichiarato clinicamente morto all’ ospedale ”Loreto Mare” dove era ricoverato – è stato vegliato dalla madre Stefania, che ha continuato a chiedere ”giustizia” per il figlio ed ha preannunciato una iniziativa legale nei confronti del poliziotto che ha sparato al 17 enne, colpendolo mortalmente alla nuca.

Secondo la donna il ragazzo, che era armato, ed in compagnia di un complice rimasto solo lievemente ferito dalla reazione del poliziotto, era stato sviato da qualche cattiva amicizia, ma aveva svolto diversi lavori e non era un delinquente abituale. Ma l’ agente di polizia fuori servizio che si trovava nella tabaccheria di via Cirillo entro’ in azione dopo che i rapinatori esplosero un colpo contro il cane da guardia del titolare. Il poliziotto, che lavora alla squadra mobile di Napoli, non è indagato avendo agito nell’ ambito delle proprie prerogative.

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