Napoli, nella Terra dei fuochi anche il latte materno è velenoso

Napoli, nella Terra dei Fuochi anche il latte materno è velenoso

NAPOLI – Test sul latte materno e sui capelli: così, nella Terra dei Fuochi, si capirà quale è il livello di tossicità che le persone che abitano in quei Comuni hanno assimilato. La Regione Campania, con il neogovernatore Vincenzo De Luca, sta avviando un programma per controllare la sicurezza dei prodotti alimentari che provengono da quei Comuni tra Napoli e Caserta contaminati dai rifiuti sversati clandestinamente nelle campagne e spesso dati alle fiamme.

Quei veleni colpiscono l’acqua, la frutta, la verdura di quei campi. E le persone che ci abitano e che mangiano quei prodotti. Scrive Il Mattino:

All’Istituto zooprofilattico, guidato dal commissario Antonio Limone, hanno allora aguzzato l’ingegno e, con l’aiuto del docente dell’Università Federico II Benedetto De Vivo e il sostegno del neogovernatore Vincenzo De Luca, hanno messo a punto un nuovo piano, che prevede di utilizzare i 18 milioni più altri 37 milioni destinati alla comunicazione per estendere i controlli a tutta la Campania, ben oltre gli 88 comuni della Terra dei fuochi. Un monitoraggio capillare, insomma, che verrà effettuato d’ora in avanti da ricercatori e volontari per arrivare a una mappatura dell’intera Campania. Alla fine dell’indagine si saprà con assoluta certezza quali aree saranno contaminate e quali salubri e dove si dovrà avviare un massiccio programma di bonifiche. «Analizzeremo anche i capelli e il latte materno – spiega Limone – per poter accertare i livelli di tossicità presenti in una determinata area». Per non trascurare nessun punto del territorio si utilizzerà un modello matematico, curato dalla Federico II con il professor De Vivo. «E tutti i dati raccolti, con i campioni d’acqua e di suoli prelevati, confluiranno – annuncia il commissario dell’Istituto zooprofilattico – in una banca dei campioni che sarà utilissima per studi e indagini in materia».

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Elisa D'Alto