Quella di ieri è stata una giornata da dimenticare per molti napoletani. I “precari Bros”, i disoccupati organizzati, hanno bloccato la città con occupazioni e cortei, per protestare contro la sospensione da parte della Regione dell’assegno mensile di 596 euro. Dopo l’invasione di martedì del Consiglio regionale che ha portato a 13 arresti, ieri i disoccupati hanno danneggiato alcuni autobus e sono entrati nella stazione di Napoli occupando i binari.
La giunta regionale della Campania, che non ha più fondi per l’erogazione del sussidio, lo scorso 8 ottobre ha approvato un piano per il lavoro che prevede incentivi alle imprese per 500 milioni di euro destinati a 60 mila lavoratori. Ma i “precari Bros”, disoccupati che hanno partecipato ad un progetto formativo ottenendo l’assegno mensile, ed il “Movimento di lotta di Napoli e Provincia” che li organizza, non accettano nessuna interruzione dell’assegno e martedì scorso hanno occupato la sede del Consiglio regionale. In seguito al blitz della polizia, 13 di loro sono stati arrestati con l’accusa di invasione di edificio pubblico, danneggiamento, violenza e resistenza a pubblico ufficiale.
I disoccupati, in risposta agli arresti, avevano annunciato un corteo fino al carcere di Poggioreale ma la concentrazione a Piazza Mancini, a poche centinaia di metri dalla Stazione Centrale, è servita come esca per occupare i binari. Il traffico ferroviario e la linea 2 della Metropolitana sono rimasti fermi per oltre un’ora, con ritardi fino a 90′ per quattro Treni ad alta velocità, quattro Intercity e 17 treni regionali.
Nel frattempo un altro gruppo di disoccupati ha danneggiato alcuni autobus dell’Anm, l’associazione di trasporti pubblici cittadina, in via De Gasperi, via Salvator Rosa e Corso Garibaldi. Secondo quanto riferito da autisti e passeggeri, ad agire, con grande rapidità, sono state persone a bordo di scooter, che hanno colpito le porte dei mezzi con delle spranghe, frantumando i vetri.
Verso le 12,30 alcune centinaia di “precari Bros” del “Movimento di lotta di Napoli e Provincia” sono poi giunti in corteo davanti al carcere di Poggioreale e la polizia è dovuta intervenire con un’azione di alleggerimento per far disperdere i manifestanti, che si erano concentrati davanti all’ingresso dell’istituto penitenziario.
*Scuola di Giornalismo Luiss
