NAPOLI, ITALIA – A Napoli 8 esercizi su 10 non emettono scontrino fiscale: l’operazione di queste ore della Guardia di Finanza ha certificato un primato, nella speciale classifica dell’Italia allergica al Fisco, che sta prendendo corpo dopo i controlli delle Fiamme Gialle in tutto il Paese, da Cortina a Palermo. Napoli prima, tallonata da Ravenna e Bari. Un po’ staccata al quarto posto Palermo, staccata anche Roma al quinto. Poi Verona, Milano e Perugia con più o meno gli stessi valori, quindi la Lombardia e ultima (finora) la provincia di Genova. Eccovi la telecronaca delle singole “partite” fra controllori ed esercenti e la “classifica” finale.
Napoli prima: al termine degli interventi la Guardia di Finanza ha accertato una percentuale di irregolarità pari all’82% dei controlli effettuati su rilascio di scontrini e ricevute fiscali, 66 casi di lavoratori in nero, 4.500 prodotti contraffatti, 55.000 prodotti privi dei requisiti di sicurezza, 454.190 metri di tessuti introdotti in contrabbando.
La sorpresa, Ravenna seconda: in oltre il 76% dei casi non era stato emesso lo scontrino. E’ il bilancio dei 144 controlli fatti a cavallo del Ferragosto dalla guardia di Finanza di Ravenna ad altrettanti esercizi commerciali del litorale della città romagnola, da Casal Borsetti a Pinarella di Cervia. Le verifiche hanno riguardato stabilimenti balneari, bar, gelaterie, ristoranti, pizzerie, chioschi, piadinerie, bazar e perfino un sexy-shop. In totale sono state 110 le mancate emissioni contestate dai militari. Le Fiamme Gialle hanno sottolineato che alcuni noti locali del litorale ravennate sono stati verbalizzati per non avere battuto più di uno scontrino e di conseguenza verranno segnalati all’Agenzia delle Entrate per la proposta della sanzione accessoria di chiusura. Tra i nomi, spicca quello di una nota gelateria che – secondo quanto accertato dalla Finanza – continua a non emettere scontrini nonostante sia stata più volte verbalizzata nel corso dell’estate.
Bari sul podio, terza: sessantasei ricevute fiscali o scontrini non emessi su 90, pari al 73%. Questo il bilancio dei controlli compiuti un sabato sera di febbraio in bar, panetterie, esercizi di ristorazione, negozi di alimentari e di abbigliamento di Bari. I controlli hanno anche accertato l’impiego irregolare o in nero di 34 lavoratori sui 120 verificati, la maggior parte dei quali nelle attività di ristorazione.
Palermo quarta: nel solo mese di gennaio sono stati 535 i controlli svolti nelle provincia sul rilascio di scontrini e ricevute, con la verbalizzazione di omissioni a carico di 195 esercizi, per una percentuale d’irregolarità del 36,45%; di questi, 66 controlli sono stati svolti a Palermo, riscontrando violazioni in 42 casi, con una percentuale di irregolarità del 63,64%.
Al quinto posto, Roma: A metà gennaio sono stati eseguiti 405 controlli, che hanno portato alla constatazione di 190 violazioni per mancata o irregolare emissione di tali documenti fiscali. Sia i soggetti controllati, che coloro a cui sono state contestate irregolarità di varia natura, risultano riconducibili alle molteplici categorie di esercenti che compongono il tessuto economico-commerciale del territorio capitolino. Tali irregolarità vanno ad aggiungersi alle 198 violazioni in materia di scontrini e ricevute fiscali già individuate dalla Guardia di Finanza – sul territorio dell’intera Provincia – nei primi tredici giorni dell’anno.
Verona sesta:  Scontrino fiscale “dimenticato” in un esercizio commerciale su tre: è l’esito dei controlli effettuati in due giorni a Verona, in particolare nel quartiere di Veronetta. Tra le 309 attività verificate, in 107 sono state riscontrate violazioni per mancata emissione del documento fiscale, pari ad una incidenza del 34%.
Milano settima: su 230 locali controllati, 75, e cioè il 32,6 per cento, non avevano emesso lo scontrino o la ricevuta fiscale. E questo il primo bilancio del blitz “anti-evasione” dai militari del comando Provinciale della Guardia di Finanza in centro a Milano. Cominciata alle 10 di stamani, l’operazione, che si e’ conclusa alle 18, ha visto impegnati 120 uomini, tra cui 20 ‘baschi verdi’.
Perugia ottava: anche in provincia di Perugia il fenomeno della mancata emissione dello scontrino o della ricevuta fiscale appare tutt’altro che debellato. Dai controlli è emersa la mancata emissione dello scontrino o della ricevuta fiscale in circa il 30% dei casi, 18 su 60. Le violazioni accertate evidenziano sia piccoli importi (dalla classica consumazione al bar al pranzo al ristorante) sia situazioni ben più rilevanti, come ad esempio la mancata emissione del documento fiscale per importi di diverse centinaia di euro per la realizzazione di tatuaggi o l’indicazione di un corrispettivo inferiore nelle ricevute rilasciate da alcuni parrucchieri.
La Lombardia nona: in un’attività commerciale o azienda su cinque, tra quelle controllate nel 2011 in Lombardia, sono state riscontrate irregolarità nell’emissione dello scontrino o della ricevuta fiscale (11.315 irregolarità riscontrate su 54.989 controlli, pari al 20,5%). Sono stati individuati circa 2.800 lavoratori irregolari, fra i quali 1.104 completamente in nero, e sono state condotte 14.000 attività ispettive nei confronti di realtà imprenditoriali. Interventi che hanno consentito di constatare maggiori redditi imponibili ai fini delle imposte dirette per oltre 21 miliardi di euro, 4 miliardi di euro di violazioni all’Iva e mancati versamenti dell’Irap per oltre 165 milioni. Per i reati fiscali in tutto sono state 1.884 le persone denunciate dalle Fiamme Gialle.
Ultima la provincia di Genova (con Portofino e Santa Margherita): un centinaio i controlli effettuati negli ultimi giorni dagli uomini del Comando provinciale di Genova, che si sono concentrati in particolare sull’emissione di ricevute e scontrini fiscali. ”I dati rilevati non sono significativi”, riferisce il generale Antonino Maggiore, comandante provinciale della guardia di finanza di Genova: ”Dai primi riscontri soltanto un commerciante su dieci risulta non avere emesso lo scontrino fiscale”. Una media di gran lunga inferiore a quella riscontrata nello stesso periodo dello scorso anno, quando la media degli evasori è stata di un commerciante su quattro.
Almeno a Genova si sono ravveduti… In mancanza dei dati di Cortina, questa è la classifica finale, aggiornata al 15 febbraio 2012:
1. Napoli 82%
2. Ravenna 76%
3. Bari 73%
4. Palermo 63,64%
5. Roma 46,91%
6. Verona 34%
7. Milano 32,6%
8. Perugia 30%
9. Lombardia 20,5%
10. Provincia di Genova 10%