Il 10 dicembre รจ stato il giorno del ricordo di Vincenzo Sannino, il giovane di 16 anni morto a Napoli, davanti a Castel dell’Ovo, mentre faceva un’esercitazione di vela: un lungo corteo silenzioso di giovani ha attraversato le strade del centro di Napoli e si รจ fermato sul lungomare, davanti al Circolo Savoia.
Sono gli studenti del liceo scientifico Fonseca, i compagni di scuola di Vincenzo. Occhi rossi, volti sconvolti dal dolore per una perdita inattesa e incomprensibile. In prima fila, i compagni della III B la classe, dislocata nella succursale di via Ventaglieri, che Vincenzo frequentava.
Stretto tra le loro mani, uno striscione: “Gnocco sempre con noi”. Cosรฌ, raccontano i ragazzi, gli amici piรน intimi e Sara, la ragazza di Vincenzo, amavano chiamarlo affettuosamente. E oggi, attorno a questa ragazza dai lunghi capelli castani, accompagnata dalla madre, si รจ stretta tutta la scuola come a proteggerla.
Un’iniziativa che รจ stata decisa nelle ore successive alla drammatica notizia della morte di Vincenzo. Un tam tam di sms e telefonate per trovare il modo di salutare il compagno di scuola e di vita e per far sentire alla sua famiglia la loro vicinanza, la loro solidarietร .
La manifestazione ha coinvolto non solo chi conosceva bene il giovane velista, ma anche ragazzi di altre classi e della sede centrale di piazza del Gesรน. E stamattina, sono partiti dai cancelli del Fonseca diretti a salutare Vincenzo vicino a quel mare che tanto amava e che lo ha portato via.
Gli studenti, giunti davanti al circolo, hanno affisso lo striscione sul cancello d’ingresso e hanno deposto un mazzo di rose giallo e arancio sul gommone dove รจ spirato il giovane velista. A piccoli gruppi sono scesi sulla banchina e si sono avvicinati alla piccola imbarcazione.
Impossibile per molti di loro trattenere le lacrime. Giovani che hanno voluto scrivere su un quaderno, come per tirar fuori il loro dolore, messaggi, pensieri e sentimenti che a lui lo legavano.
ยซOggi siamo venuti qui – ha detto un compagno di scuola, Alessandro – per salutarti, siamo vicini al mare che tanto amaviยป. E ancora, il messaggio lasciato scritto dall’amico del cuore. Parole che i giovani hanno scritto mentre sfilavano, passandosi di mano in mano il quaderno in un pesante silenzio.
Con loro, anche alcuni docenti della III B e non solo. Tra loro, l’insegnante di italiano di Vincenzo, Candida Moretti, che parla di lui come ยซdi un ragazzo socievole, allegro, chiacchierone, amato dai compagni e che andava bene a scuolaยป. Insegnanti a cui ora spetta il delicato compito di aiutare gli altri giovani a superare la tragedia, il dolore.
ยซDovremo trovare – ha detto la docente – il modo giusto di parlare con loro, di aiutarli ad affrontare una perdita che รจ inspiegabile ancor piรน per loro che hanno appena 16 anniยป. Insegnanti che hanno chiesto di far calare il silenzio su una tragedia ยซche รจ personaleยป. Prima di tornare a casa, i ragazzi hanno osservato un minuto di silenzio seguito da un fragoroso applauso.
