A Natale, mantenere le nostre abitudini alimentari e non solo, quest’anno costerà caro. Albero, pandori, panettoni, prosecco, pesce e carne. Il rincaro sarà circa del 14% secondo Coldiretti e Censis che ha analizzato i prezzi e li ha paragonati a quelli del Natale 2021.
Gli aumenti dei singoli prodotti
Il Codacons ha analizzato anche le singole voci ed ha scovato rincari molto alti: “Pandori e panettoni industriali registrano un aumento in media del 37% con punte, per alcune marche pregiate, del 59%”. L’albero sintetico costa il 40% in più. Le luminarie costano il 25% in più, le palline il 20%. Secondo la Coldiretti, già a novembre ci sono stati aumenti del 13,6% su beni alimentari e bevande analcoliche rispetto all’anno precedente. A Natale, analizzando i singoli prodotti, è previsto un +52,3% sull’olio di semi, soprattutto quello di girasole (colpa della guerra in Ucraina, uno dei grandi produttori). Al secondo posto c’è lo zucchero con un più 48% e al terzo il burro in crescita del 41,7%. Seguono poi il riso con un +35,3% (colpa della siccità), e il latte uht (+33,1%). Aumenti anche per margarina (+29%), farina (+23,5%), uova (+21,6%), pasta (+21,3%) e latte fresco parzialmente scremato (+20%).
Gli italiani taglieranno le quantità di cibo
Gli aumenti saranno in media del 20%. Cifra altissima che comporterà un taglio di circa il 47% del cibo acquistato. Per chi guadagna poco, il taglio sarà fino al 60%. Per i redditi alti si scende invece al 24%. A farne le spese sarà anche la qualità, con un taglio del 46% nel caso dei bassi redditi e del 22% per quelli alti. I maggiori tagli colpiranno gli alcolici ai quali, spiega Coldiretti/Censis, rinunceranno parzialmente il44% degli italiani. Al secondo posto i dolci che vengono tagliati in quantità dal 44%, mentre al terzo ci sono i salumi ai quali rinunceranno il 38,7% degli italiani. Tagli anche nell’acquisto di pesce (38%) e carne (37%). Giù a causa del carovita anche gli acquisti di alimenti per bambini, in calo del 31%.