TREPUZZI, LECCE – Era agli arresti domiciliari, ma ha preferito passare il Natale in carcere piuttosto che a casa con i suoi genitori. Giuseppe Intrepido, 35 anni, di Trepuzzi (paese a 10 km a nord di Lecce), si è presentato alla più vicina caserma dei carabinieri dicendo più o meno: “Non voglio stare più casa con i miei genitori, portatemi in carcere, preferisco passare il Natale in cella”. Una curiosa notizia di “nera” pubblicata dal Quotidiano di Lecce.
Era talmente insopportabile la convivenza con i suoi parenti per il trentacinquenne che ha preferito “evadere” dai domiciliari per tornare in carcere. In regime di arresti domiciliari infatti uscire di casa equivale ad un’evasione. Intrepido lo sapeva bene, e si è presentato in caserma con un borsone con tutto l’occorrente per tornare in carcere. I carabinieri e il magistrato di turno non hanno potuto fare nient’altro che identificarlo e eseguire le sue volontà.
L’uomo era ai domiciliari dal 9 novembre, con l’accusa di rapina impropria: insieme a un complice quarantasettenne, avevano rubato il portafoglio a un ventiseienne che si era addormentato aspettando il treno alla stazione di Lecce. Quando la vittima si è accorto del furto e ha inseguito il ladro, Intrepido è intervenuto difendendo il suo complice con un paio di calci ai fianchi del derubato. Per questo il reato di cui era accusato è passato da furto a rapina impropria.