GENOVA – I carabinieri del R.O.S. hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Genova, su richiesta della locale Procura Distrettuale Antimafia, nelle province di Genova, Imperia e La Spezia, nei confronti di 12 indagati per associazione di tipo mafioso, ritenuti gli esponenti di vertice di proiezioni delle cosche della 'ndrangheta reggina in Liguria.
I provvedimenti scaturiscono da una manovra di contrasto, avviata dal ROS nel 2008, che ha documentato le dinamiche associative a Genova, Lavagna (GE), Ventimiglia (IM) e Sarzana (SP) che operavano sull'intero panorama ligure sotto il coordinamento criminale del capolocale di Genova Domenico Gangemi. I particolari dell'operazione saranno illustrati in una conferenza stampa prevista per le ore 11.00, presso il Comando Provinciale Carabinieri di Genova, presso Forte San Giuliano. Secondo le prime informazioni la struttura 'ndranghetista ligure, che si occupava essenzialmente di usura e estorsione, era non solo la diretta emanazione delle 'ndrine di Reggio Calabria ma aveva assunto la funzioni di 'camera di controllo' dalla quale dipendeva la cosiddetta 'locale' del Basso Piemonte.
La Camera di controllo, o camera di compensazione, nella mappa dell'organizzazione 'ndranghetista e' l'organismo di controllo che l'organizzazione calabrese istituisce fuori dalla Calabria ed e' alle dirette dipendenze della 'ndrina di riferimento. La Liguria, come la Costa Azzurra, sono luoghi dove storicamente la 'ndrangheta reggina ha istituito questi organismi.
